La marcia, non competitiva, avrà inzio dalla città natale di frate Tommaso, Celano, primo biografo del Santo, passando per il luogo del miracolo dell’acqua, a Baullo, fino al convento di Castelvecchio Subequo, dove è custodito il reliquiario contenente il sangue delle stimmate di San Francesco. L’evento, dalle connotazioni storiche, sportive, ambientali e religiose, è stao presentato alla stampa dall’assessore con delega ai Parchi e Riserve Naturali, Donato Di Matteo.
“Partendo dalla consapevolezza che il nostro terrotorio è ricchissimo di storia, di strutture religiose e di bellezze naturali”, ha detto Di Matteo, “la Regione Abruzzo ha voluto promuovere questa inziativa che assume una forte valenza sul piano turistico e ambientale”. Infatti, uno dei modi possibili per rilanciare la nostra economia, è, per Di Matteo, il turismo che passa attraverso la valorizzazxione delle bellezze naturali, storiche e architettoniche dell’Abruzzo: “in un momento in cui, in Abruzzo come nel resto del Paese, le fabbriche chiudono e delocalizzano i loro insediamenti produttivi, determinando un danno enorme per la nostra economia, quello di promuovere il turismo rappresenta uno strumento per reagire alla crisi e per rilanciare lo sviluppo”. Secondo l’assessore regionale, negli anni passati in Abruzzo molte imprese hanno fatto investimenti utilizzando sostegni di stato, “dopodiche molte di lorto hanno trovato posti diversi per i loro impianti produttivi e hanno dislocato altrove i loro insediamenti senza pagare nessuna tassa di dismissione: sia l’Italia che l’Abruzzo, alle aziende che si sono avvalse di aiuti di stato, non hanno mai imposto una tassa di dismissione cosa che è obbligatoria in altri Paesi”.
Di Matteo: “nel passato si è puntato sullo sviluppo industriale nella convinzione che tutto poteva essere risolto con le fabbriche: con il miraggio del posto in fabbrica, abbiamo sottratto risorse ed esperienze alla nostra terra, all’ambiente e al turismo, determinando un grave danno al nostro territorio”. “Oggi, dopo alcuni decenni, ci siamo accorti che la valorizzazione dell’ambiente e del turismo deve essere la politica di crescita del nostro abruzzo”. “Nei prossimi 5 anni questo governo regionale riuscirà a migliorare la messa in rete delle proposte turistiche, il collegamento all’interno di reti di settore, come il turismo religioso e naturalistico, investendo sulla promozione che in passato è stata trascurata”.