Mpaliza, ingegnere informatico di quarantadue anni, originario della Repubblica democratica del Congo, ex Zaire, vive in Italia già da diciotto anni. Nel 2012 ha iniziato un’impresa mirata a “rompere il muro di silenzio che è stato creato ad arte attorno alla Rdc”: una marcia durata due mesi che l’ha portato da Reggio Emilia a Bruxelles attraversando Francia, Svizzera, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e infine Belgio, accompagnato dalla bandiera della Pace e da quella della Repubblica democratica del Congo, oltre che da chiunque abbia voluto percorrere un pezzo di strada con lui. Durante i mesi della marcia si è recato a Ginevra presso l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati discutendo della problematica dei profughi nella zona est della Rdc, dell’embargo delle armi, della gestione delle risorse minerarie e dell’impunità dei responsabili dei crimini di guerra.
Con questa nuova marcia “Reggio Emilia-Reggio Calabria” partita dalla città emiliana il 20 luglio scorso e organizzata da Peace Walking Man Foundation, in collaborazione con la Scuola di Pace di Reggio Emilia, Mondottativo e il Centro Missionario di Reggio Emilia, John ha come obiettivo quello di “rompere il silenzio sulla guerra in Congo, Siria e Palestina” ma più in generale su tutte le guerre che si combattono nel mondo. La tappa di Giulianova segue quella di Martinsicuro e di Ascoli Piceno dopo Sarnano e Foligno.