Le opere di Paola Angelini, Maurizio Anselmi, Gabriele Arruzzo, Emanuele Bertoni, Luigi Carboni, Matteo Fato, Marco Neri, Ambar (Fabio Scacchioli e Vincenzo Core), Marcello Signorile, Maggie Taylor, Giovanni Termini disseminate nelle stanze dei tre piani del palazzo consentiranno al pubblico di percorrere e riscoprire uno dei luoghi giuliesi più importanti per storia e valore culturale poiché costruito inglobando uno dei torrioni quattrocenteschi che cingono la città e, al tempo stesso, di introdurre contenuti visivi al concetto universale di ospitalità (tema centrale della rassegna espositiva) attraverso un linguaggio tutto contemporaneo.
In sintonia con il progetto “Per una nuova primavera” – fortemente voluto dal Comune di Giulianova – l’apertura di uno spazio privato di tale valore diventa occasione di rinascita culturale per la cittadinanza. Con il duplice obiettivo di valorizzare i beni storico-artistici locali e di avvicinare il pubblico all’arte contemporanea, la mostra muove dunque da una riflessione sul valore dell’ospitalità creando un dialogo “a più voci” in cui passato, presente e futuro si convivono all’unisono per parlare metaforicamente di un luogo che “…conteneva tutto questo e molto di piu?, e tutto questo e molto di piu? era allora e adesso, tempo e spazio che si fondono, diventano una cosa sola” (Jamaica Kincaid, Vedi Adesso Allora, Adelphi).
Il catalogo -strumento fondamentale ai fini di una documentazione dell’intervento artistico- sarà presentato il giorno di finissage e raccoglierà le opere degli artisti presenti in questa e nelle edizioni precedenti e sarà corredato da un testo introduttivo del curatore Umberto Palestini.
La mostra rimarrà aperta sino al 14 settembre.