Il+Festival+Jazz+Tradizionale+di+Lanciano+porta+il+Jazz+Manouche+nelle+scuole
abruzzocityrumorsit
/cultura-e-spettacolo/77257-il-festival-jazz-tradizionale-di-lanciano-porta-il-jazz-manouche-nelle-scuole.html/amp/

Il Festival Jazz Tradizionale di Lanciano porta il Jazz Manouche nelle scuole

Lanciano. Prosegue il progetto formativo nelle scuole del Festival Jazz Tradizionale di Lanciano, che mercoledì pomeriggio sarà di nuovo a Casoli per la seconda lezione-concerto, dopo quella tenuta in occasione della Giornata internazionale del Jazz Unesco il 30 aprile scorso.

 Agli studenti dell’Istituto “Algeri Marino”, impegnati nella Settimana pedagogica intitolata “La collaborazione dei saperi” e organizzata dalla Dirigente scolastica Costanza Cavaliere, il direttore artistico del Festival Renato Gattone propone un viaggio di due ore attraverso la musica di Django Reinhardt e il Jazz Manouche. Il trio base dell’Hot Club Roma (Moreno Viglione alla chitarra solista e Gianfranco Malorgio alla chitarra ritmica), che assieme al Festival Jazz Tradizionale presentò la scorsa estate a Lanciano la prima assoluta dello spettacolo “Django, il fulmine a tre dita” con Giorgio Tirabassi, eseguirà i brani più noti del chitarrista belga di etnia rom che inventò un nuovo modo di suonare la chitarra. “Da una menomazione alla mano sinistra, a seguito dell’incendio che gli bruciò la roulotte in cui viveva, Django – spiega Gattone – sviluppò una tecnica chitarristica rivoluzionaria: superando le difficoltà causate dalle due dita atrofizzate (anulare e mignolo), creò nuove forme di accordi usando il minimo possibile di note e cercando diteggiature verticali per scale e arpeggi, che fino ad allora erano stati eseguiti orizzontalmente”.
 La lezione-concerto racconterà, con musica e parole, la vita del più grande jazzista europeo, all’apice del successo negli anni Trenta e Quaranta: Minor swing, Django’s tiger, Nuage sono alcuni dei brani più noti del repertorio del Jazz Manouche, uno stile di facile ascolto, che alterna momenti ricchi di virtuosismi ad altri romantici e intrisi di malinconia, “sentimenti e stati d’animo – conclude Gattone – che solo la musica gitana sa evocare, riuscendo a toccare le corde più nascoste di ognuno di noi”.
 Il Trio dell’Hot Club Roma è composto da: Moreno Viglione chitarra solista, Gianfranco Malorgio chitarra ritmica, Renato Gattone contrabbasso.