Tortoreto. Una lettera, forse banale, ma decisamente spontanea vista l’età di chi all’epoca la scriveva. Tre ragazzini che frequentavano la terza elementare.
I bambini erano di Tortoreto, ora sono 50enni e la lettera veniva spedita al Quirinale, all’ora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. E’ il primo dicembre del 1969 in un’Italia che è prossima a conoscere l’area delle stragi (quella di piazza Fontana ci sarà tre giorni dopo, il 12 dicembre) e la lettera scritta da Pierluigi Tartarelli (per tutti Piero), Armando Francesconi e Riccardo Salvi. ” Gli americani vanno sulla Luna? E noi abbiamo deciso di andare su Marte”, scrivono al Presidente, ” è disposto ad aiutarci?” Quella lettera, innocente, non ebbe mai risposta. Ma a distanza di anni è tornata d’attualità. Parte da un sogno, quello di tre bambini tortoretani, il viaggio di Marco Santarelli, regista del film-documentario “Lettera al Presidente” nelle istanze degli italiani, che aprirà (in concorso) la sezione prospettive Doc al prossimo Festival di Roma, in programma dall’ 8 al 17 novembre prossimi. La prima proiezione del documentario ci sarà sabato 9 novembre (ore 17.30) nella sala Petrassi (Parco della Musica) e una replica, due giorni dopo, l’11 novembre, nella sala Barberini alle 14.30. Un film documentario dove i tre ragazzini Tortoreto, ora 50enni, sono anche attori.