Il libro, che ha già ricevuto un notevole riscontro di critica, è la rielaborazione delle precedenti sillogi, scritte negli anni ’90. Una sorta di opera omnia che, oltre alla prefazione di Valeria Di Felice e alla postfazione di Davide Argnani, contiene lettere inedite e note di alcuni tra i più importanti poeti e critici italiani, quali Andrea Zanzotto, Gianni D’Elia, Attilio Lolini, Massimo Raffaeli, Flavio Santi e Giorgio Barberi Squarotti.
Come si legge dalla prefazione dell’editrice Valeria Di Felice: «Difficile descrivere le proprie sensazioni quando si è di fronte a un poeta di rara forza, capace di compiere quel piccolo grande miracolo, invocato da molti ma realizzato da pochi, che consiste nell’assoluta convergenza tra scrittura ed esistenza… Poeta avventuriero e ribelle: proprio come Arthur Rimbaud, compie un viaggio in Africa che dura più di dieci anni. Poeta notturno: proprio come Dino Campana, è solingo nell’oscurità della notte…»