Un pomeriggio nel quale tanti piccoli atleti si sono sfidati sui tre campi da minivolley allestiti nel cuore di Pescara, ma soprattutto una giornata dove si è visto come lo sport possa aiutare a superare le barriere. La dimostrazione di sitting volley, la pallavolo paraolimpica, ha evidenziato come tanti ragazzi riescano a superare la propria disabilità con il gioco, confrontandosi con altri giovani. La squadra del G.s. Pescara Volley – Gabbiano Rosso, reduce da ottime prestazioni nei tornei di tutta Italia, si è “mischiata” con i ragazzi che hanno voluto provare questa disciplina.
“E’ stata una giornata molto positiva – commenta il presidente della Fipav Abruzzo, Alberto Pesce – nella quale siamo riusciti ad avvicinare tanti ragazzi di ogni fascia di età al nostro sport. Questo era uno degli obiettivi della manifestazione, insieme a quello della sensibilizzazione sul tema della disabilità”.
Particolarmente apprezzata l’idea del gioco “Schiacciamo l’indifferenza” nel quale i passanti si sono cimentati nel tentativo di colpire un bersaglio posto al di là della rete da pallavolo. Atleti come il pescarese Manuel Alfieri, campione italiano under 18 di beach volley, o semplici appassionati, hanno cercato in tre tentativi di centrare il bersaglio e “schiacciare l’indifferenza” per vincere un premio.
“Abbiamo distribuito tantissimi gadget – dicono i presidenti dei comitati provinciali Fipav di Pescara e Chieti, rispettivamente Domenico Di Camillo e Gianni Bisignani – e abbiamo iniziato la raccolta di fondi per acquistare un defibrillatore da utilizzare durante le manifestazioni”.
“È stato un bell’esempio di integrazione – spiega Fabio Di Camillo, consigliere Fipav Abruzzo – in una manifestazione che possiamo ritenere perfettamente riuscita, grazie anche al grande lavoro degli istruttori del G.s. Pescara volley e del Città Sant’Angelo che hanno portato i ragazzi del minivolley in piazza Salotto”.
Visto il grande successo, il Comitato regionale Fipav Abruzzo potrebbe ripetere questa giornata di sensibilizzazione. “È una idea sulla quale lavoreremo sin da subito – conclude Alberto Pesce – per “schiacciare l’indifferenza” in maniera sempre più puntuale”.