Questo perché le persone che richiedono particolari comodità durante il viaggio corrispondono a milioni di turisti: in Europa si stimano 50 milioni di persone con disabilità motoria, ma si raggiungono i 130 milioni di utenti se si considerano la popolazione anziana, i disabili temporanei, le famiglie con bambini e chi ha disturbi alimentari; in Italia i viaggiatori con bisogni particolari sono tre milioni e mezzo. Il dato acquista, poi, maggiore rilevanza se si considera che raramente tali persone viaggiano da sole, ma si muovono con almeno un accompagnatore (partner, amici, parenti, operatori, volontari ecc.). La domanda potenziale calcolata arriva così a 260 milioni di persone, per un indotto di 166 miliardi di euro. Tuttavia, capita spesso di costatare che il godimento dei luoghi della cultura non è ancora pensato per soddisfare le peculiarità di tutti i visitatori. A partire dal 20 settembre prossimo, le lezioni saranno tenute da professionisti del settore.