Tanti regali tra viaggi, abbonamento in tripuna vip e pagamenti in ‘natura’, questi i mezzi con cui le decine di indagati all’interno della pubblica amministrazione siciliana venivano corrotti ed in cambio politici e soci pilotavano gli appalti dei grandi eventi in Sicilia e si appropriavano di rilevanti fondi comunitari, in realtà destinata alla formazione professionale giovanile e alla lotta alla disoccupazione.
La verità è emersa grazie alle testimonianze di due pentiti che hanno collaborato con gli inquirenti, i due erano molto vicini al coordinatore di tutte le operazioni, Faustino Giacchetto.
A quanto pare nelle deposizioni rese ai magistrati, ci sarebbe traccia di un “bonifico di tremila euro a favore di Sara Tommasi”.
Dal verbale di interrogatorio di uno dei due ex collaboratori sarebbe emerso che “Oltre ai viaggi, agli appartamenti in uso gratuito e al pagamento delle spese elettorali e pubblicitarie, alcuni politici avrebbero beneficiato di veri e propri pagamenti in natura”.
Ed in questo commento che si parla di “un bonifico di 3.000 euro che aveva come causale ‘Sara’”. Giacchetto, sempre secondo quanto esposto dal testimone, gli disse di effettuare il bonifico in favore della soubrette Sara Tommasi.
“Dopo qualche giorno – ha aggiunto il collaboratore – mi fece avere una bozza di contratto di cessione dei diritti di utilizzo di immagini fotografiche tra la Media center e la Tommasi, affinché lo firmassi. Non avendo mai ricevuto il contratto firmato dalla controparte, né la fattura per il bonifico effettuato alla Tommasi chiesi notizie a Giacchetto, che mi fece intendere che non si trattava di un servizio fotografico, ma di un pagamento per delle prestazioni di altra natura”.