A Chieti Giornata della Scienza con i ragazzi delle scuole

presentazione_giornata_della_scienzaChieti. Questa mattina è stata presentata la Giornata della Scienza che si svolgerà a Chieti, che vedrà la partecipazione di quasi mille alunni delle scuole teatine e che darà la possibilità di visitare l’Ipogeo di via Gizi ed una mostra di libri che verrà allestita nell’atrio del Convitto G. B. Vico e che corona un lavoro durato un anno.

“Ringrazio tutti i dirigenti scolastici – ha detto l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Chieti, Giuseppe Giampietro – la presidente del Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi Carmela Caiani e la responsabile del progetto Antonietta Ciarciaglini. È un’iniziativa che è alla sua prima edizione ed ha avuto un grandissimo riscontro nelle scuole con le quali abbiamo avviato un interessante discorso”.
“Sono responsabile di Iss – ha affermato Antonietta Ciarciaglini, responsabile del progetto – che si occupa soprattutto della didattica della scienza. L’Italia per quanto riguarda la scienza è molto indietro, abbiamo avviato un’indagine volta a vedere quali erano le metodologie utilizzate nelle scuole ed abbiamo visto che prevale la tecnica frontale, invece noi cerchiamo di promuovere la tecnica laboratoriale perché secondo noi la conoscenza la si acquisisce facendo. Per noi questa iniziativa è stata a priori un successo Tutte le scuole di Chieti sono rappresentate. I ragazzi portano i prodotti finali che rappresentano il risultato di un percorso educativo, prodotto che può essere presentato sotto diverse forme. Questa iniziativa è finalizzata ad acquisire la conoscenza scientifica divertendosi e studiando non solo sui libri. Abbiamo avuto la collaborazione dell’Università tramite due ricercatori che mi hanno affiancata. All’interno di questo progetto la scuola di via Bosio ha partecipato con un’iniziativa a livello internazionale con una dieta che aiuta a diventare un astronauta entrando in contatto, in videoconferenza, con un astronauta svedese. Questa idea mi è venuta visitando il Museo della Scienza di Milano dove ho avuto modo di vedere che con la lingua della scienza si può comunicare con tutte le lingue immaginabili. Questa potrebbe diventare una manifestazione che si ripeterà. Diamo la possibilità ai bambini di dimostrare quello che abbiamo fatto e pian piano si impadroniranno del metodo della scienza che è completamente diverso dello studio della scuola”.
Francesco Rapino

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