Pescara. Tutto pronto a Pescara per la prima edizione della Colletta del Libro, l’originale iniziativa in programma sabato prossimo, 27 aprile, in cinque librerie cittadine: Edizioni San Paolo (corso Vittorio Emanuele), Mondadori (corso Vittorio Emanuele), Librincentro (via Milano),Feltrinelli (via Milano), Giunti (centro commerciale Arca, Spoltore).
L’evento è promosso da una rete di organizzazioni ed enti composta dall’associazione di volontariato Stella del Mare, impegnata nell’accoglienza e organizzazione di attività per minori, la Caritas Diocesana Pescara-Penne, da sempre in prima linea nella lotta all’emarginazione, e la Casa Circondariale di Pescara, con il sostegno del Centro Servizi per il Volontariato di Pescara, e il patrocinio di Comune e Provincia di Pescara.
Nel corso della Colletta, i volontari inviteranno i clienti a comprare e donare libri che saranno poi regalati al carcere del capoluogo adriatico e a strutture di accoglienza per minori. In particolare, saranno richiesti romanzi, racconti e novelle, per adulti e ragazzi. Tra i volontari dislocati nei vari punti vendita, anche dieci detenuti in permesso ex articolo 21, che accoglieranno i clienti e spiegheranno il senso dell’iniziativa.
“Regalare un libro a chi vive nel disagio – dicono i promotori – rappresenta una piccola opportunità di rinascita. Perché, come dice la scrittrice francese Marguerite Yourcenar “Costruire biblioteche è come edificare granai contro l’inverno dello spirito”. Come si evince dal sottotitolo dell’iniziativa “Regala un libro, doni vita”, la Colletta mira a regalare a detenuti e minori svantaggiati piccoli segni di speranza, come possono essere i libri. La cultura, del resto, può essere volano di rinascita per chi vive nel disagio e nell’emarginazione, contribuendo alla loro educazione e alla necessaria apertura di orizzonti. In altri termini,per noi cultura è opportunità di crescere, riprendersi, evolvere, riscattarsi. Il logo dice che, leggendo libri, si superano barriere, ci si eleva, si cresce, e si accede a panorami diversi; la prospettiva dello sguardo cambia, si respira libertà anche se in situazioni di isolamento”.