Città e accessibilità: se ne è parlato al MuMi di Francavilla

incontro_citt_e_accessibilitFrancavilla al Mare. Al Museo Michetti di Francavilla al Mare si è svolto l’incontro promosso dalla Ule (Università della Libera Età) nel quale la presidente dell’associazione Le Franche Villanesi, Maria Rosaria Sisto, ha parlato di Città e accessibilità.

“L’accessibilità – ha sottolineato Sisto– è una meta da raggiungere. Quando se ne parla, ci viene subito in mente l’inaccessibilità. Francavilla è una città accessibile? Francavilla ha diverse situazioni di inaccessibilità del territorio con conseguente impossibilità di accesso anche nel sociale per problemi di aggregazione e integrazione. Le Franche Villanesi sono state inserite nel gruppo di lavoro sull‘Accessibilità’ del Comune di Francavilla che lavora in questo senso. Noi ci siamo interessate soprattutto del Parco Villanesi sul quale abbiamo presentato un progetto di accessibilità strutturale e sociale: il parco potrebbe diventare un luogo di vera inclusione sulla base della nostra proposta di affidarne la gestione a una cooperativa sociale (Oltre l’Orizzonte). Partite dal Parco Villanesi abbiamo guardato con occhi diversi il nostro territorio. Francavilla può superare le barriere e gli ostacoli all’accessibilità. L’uomo, nel suo percorso storico di urbanizzazione ha trovato nelle città condizioni più favorevoli ma anche tante criticità che ha tentato di superare mirando a un ideale di convivenza più civile e soddisfacente. La Città Ideale ha rappresentato nei secoli il tentativo di costruire città con una migliore qualità della vita per tutti i cittadini. Non solo bellezza, architettura e urbanistica, ma una condizione di integrazione e inclusione sociale nel rispetto della storia e della tradizione. La Città Ideale del XXI secolo, bella e accessibile, è l’isola che non c’è, ma secondo noi è l’Utopia Possibile perché promossa da una vasta legislazione che attende solo di essere applicata in tutti i contesti affinché vengano abbattute barriere fisiche, sociali e culturali e, in ogni nuovo progetto di riqualificazione urbana, non ne vengano erette di nuove. La città che vogliamo è integrante ed inclusiva per tutti i cittadini iniziando dai bambini e dagli anziani. Al futuro dobbiamo consegnare la città ideale del nostro tempo, quella che avremo saputo costruire, quella che racconterà come abbiamo vissuto a Francavilla e come abbiamo operato in essa e per essa da cittadini attivi”.
Francesco Rapino

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