L’Indifferente è complice il tema di questa edizione, organizzata dall’Associazione “Falcone e Borsellino” con la collaborazione dell’istituto scolastico. Quattordici incontri che saranno ciclicamente proposti sino a maggio. Insinna ha esortato i ragazzi ad essere differenti, ha parlato loro come se fosse un padre.
“Ho cercato di far capire loro che non devono lasciarsi forviare dai falsi miti”, ha detto l’artista, “i ragazzi di oggi sono presi dalle mode del momento. Ed è sbagliato. Bisogna leggere, viaggiare, studiare, andare al cinema, al teatro. Bisogna arricchirsi dentro. Dobbiamo alimentare la nostra mente. Il successo? E’ un participio passato che rischia di danneggiare i giovani. Il successo non è essere come il cantante preferito, l’attore preferito, il calciatore preferito. Il successo è riuscire a fare qualcosa, anche nel nostro piccolo, affinché le cose cambino in meglio”.
Cosa resta di questa giornata ai ragazzi del Moretti che hanno ascoltato con interesse ciò che Insinna ha raccontato loro.
“Resta tanto”, hanno sottolineato gli studenti, “ha espresso un concetto molto importante: ognuno di noi è in grado di dare il proprio contributo per migliorare la società. Siamo presi da falsi miti, da mode passeggere e rischiamo di non avere nulla di concreto. Un insegnamento, quello odierno, molto importante”.
Ad Insinna è stato poi donato un quadro del pittore Paolo Foglia che nell’ambito del Premio Borsellino ha realizzato una serie di opere che vogliono rappresentare il valore di quella legalità che i magistrati Paolo Borsellino e Giovanni Falcone hanno messo dinanzi alla loro stessa vita, lasciando un insegnamento profondo.
Infine la classica foto di rito degli studenti con l’importante ospite che tornerà presto al Moretti per incontrare nuovamente i ragazzi.
Anche il prorettore dell’Università di Teramo Dino Mastrocola e il presidente del Corecom Filippo Lucci tra gli ospiti della giornata inaugurale del Premio Borsellino. L’UniTe con la facoltà di Giurisprudenza ha sottoscritto con l’associazione “Falcone e Borsellino” una convenzione che di fatto istituisce il Premio come punto di riferimento per affrontare i temi che hanno a che fare con la legalità.
Il professor Mastrocola ha posto l’accento sull’importanza del dialogo con le nuove generazioni che lui considera terreno fertile per un vero e proprio cambiamento verso quella strada tracciata dai due magistrati uccisi dalla mafia. Intanto, l’ideatore del Premio Borsellino, Leo Nodari, ha promesso che Insinna tornerà per la premiazione ad ottobre, a Pescara.