Ivan Graziani avrebbe sorriso. Avrebbe apprezzato quel suo ritratto di teramano doc irriverente, che, a colloquio con Dio, azzarda anche a chiamarlo Tatì. Avrebbe intonato ancora una volta le sue migliori canzoni, arrangiate secondo lo stile dei più grandi musicisti di tutti i tempi. E avrebbe accarezzato e incoraggiato i visi di quei giovani talenti non professionisti che, per una notte, lo hanno studiato, apprezzato e ricordato attraverso le parole di quelle canzoni che raccontavano storie di provincia che i loro genitori hanno assaporato sulla pelle.
Una rappresentazione degna del nuovo progetto che Arts Factory si propone di portare a Teramo con un centro polifunzionale delle arti rivolto ad aziende, associazioni e appassionati. E che ha celebrato la nascita di questa nuova realtà associativa con il musical Tatì, prodotto da Faremusika in collaborazione con il corpo di ballo di Mousikè.
Un assaggio delle potenzialità del centro, che per una sera ha reinventato Ivan Graziani e la sua poetica, catapultandone il personaggio in un viaggio dantesco tra purgatorio e paradiso.
Nella parte di Ivan Graziani, con tanto di occhiali a montatura rossa, l’attore teramano Riccardo Ricci, da tempo impegnato in tournée teatrali in tutta Italia, visibilmente emozionato a vestire i panni del celebre chitarrista, ma perfetto nella sua interpretazione.
A dirigere il cast Marco Cassini, attore e autore al lavoro in importanti progetti nazionali e internazionali. Oltre alla regia, Cassini ha sceneggiato il musical infondendo nel soggetto di Nicoletta Dale una profonda leggerezza, tipica del cantautore rock. Tutte le musiche sono state invece arrangiate da Flavio Pistilli.
La trama vede Ivan Graziani alle prese con un Dio preoccupato per l’imminente chiusura del Purgatorio. Causa crisi, infatti, l’Altissimo dovrà prendersi carico delle tante anime intente a espiare i loro peccati. A tal proposito, il Creatore decide di affidare al cantautore teramano una missione particolare: scendere nel Purgatorio e assoldare i grandi miti del rock per portarli direttamente in Paradiso. Freddie Mercury, Janis Joplin, Jimi Hendrix e tanti altri sono così chiamati a reinterpretare nel loro stile i grandi successi del cantautore teramano.
Ottime le performance dei giovani interpreti, che hanno saputo fondere sapientemente le arti rivisitando canzoni celebri come Agnese, Pigro, Il Chitarrista, Monnalisa e altre ancora. I musicisti sono stati selezionati tra i talenti del territorio teramano e, pur non essendo professionisti, hanno saputo dare anima e groove a composizioni belle e accattivanti, accompagnati da un raffinato corpo di ballo che ha danzato sulle coreografie di un altro grande artista teramano (seppur acquisito) come Francesco Gammino, ballerino professionista attualmente impegnato nel musical Notre Dame De Paris.
Un pensiero a parte va infine riservato al ricordo, indelebile, della memoria di Nino Dale, presenza silenziosa di tutto il musical, pensiero fisso dell’amico Ivan, che nemmeno in Paradiso dimentica l’affetto e la stima che lo legarono sulla Terra al “maestro” o “capo orchestra”, come egli stesso amava definirsi. “Tu sai suonare ed io sono capo orchestra. Vieni con me a cantare, mi chiamo Nino, Nino Dale and his modernists“.