Pescara. Successo e bilancio nettamente positivo per “Le Piazze del bio”, la due giorni dedicata ai prodotti biologici made in Abruzzo che ha ravvivato piazza Salotto a Pescara. Moltissimi tra visitatori, passanti e curiosi, che tra sabato e domenica hanno affollato gli stand allestiti dalla Direzione Politiche Agricole della Regione Abruzzo nel centro del capoluogo adriatico dove 48 espositori hanno messo esposto e commercializzato i propri prodotti.
Ben 356 sono state le presenze registrate ai percorsi del gusto, lezioni guidate tenute dagli esperti della Regione che hanno accompagnato i visitatori alla scoperta dei sapori d’Abruzzo: vino, olio, formaggi, salumi e pane.
“Questo grande successo – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Mauro Febbo – è la riprova di quanto sia in crescita il numero di cittadini che consumano quotidianamente gli eccellenti prodotti biologici che la nostra agricoltura è in grado di offrire. Negli stand i cittadini hanno potuto apprezzare il meglio dell’agricoltura abruzzese: vino, olio, miele, pasta, ortaggi, succhi di frutta, formaggi, pane, biscotti, marmellate, legumi e gelati. E’ chiaro come stia crescendo la consapevolezza di come il biologico non solo faccia bene ma sia buono, sicuro e soprattutto rispetti l’ambiente. ‘Le Piazze del Bio’ rappresenta un prezioso momento di incontro tra il mondo agricolo, i consumatori e le istituzioni ed è doveroso sottolineare come gli stessi produttori, che hanno avuto la possibilità di promuovere, far degustare e commercializzare i loro prodotti, abbiano evidenziato la piena riuscita della manifestazione. Un’occasione unica – aggiunge Febbo – e utile per accorciare la distanza con il cittadino-consumatore anche attraverso una corretta ed immediata informazione. Questo ci sprona a continuare il lavoro portato avanti fino ad oggi e in futuro saranno organizzate altre manifestazioni analoghe. Quando il consumatore acquista un prodotto biologico deve sapere che esso è ottenuto da una conduzione aziendale sottoposta a controllo da uno degli organismi di certificazione riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura. Questi organismi provvedono a controllare preventivamente l’azienda agricola che intende essere certificata. In relazione alla zona, al tipo di conduzione (intensivo, estensivo, tradizionale ecc.) e alle analisi del terreno, all’azienda interessata viene attribuito un periodo di conversione e cioè un periodo durante il quale i terreni possono recuperare la loro fertilità naturale e smaltire eventuali residui chimici e solo dopo trascorso questo periodo, l’azienda può essere considerata biologica. Il controllo può essere attuato anche più volte nell’arco dello stesso anno. Tutto questo sistema costituisce la garanzia migliore per il consumatore: solo chi si assoggetta a controlli periodici sulla conduzione agronomica, sui terreni e sui prodotti, può acquisire il riconoscimento di azienda biologica. In Abruzzo siamo passati dalle circa 600 aziende bio nel 2000 alle quasi 1.600 di oggi, si contano oltre 1.200 produttori (200 si occupano della trasformazione e circa 150 i produttori preparatori) e sono circa 32 mila gli ettari dedicati al biologico coltivati a prati e foraggere, cereali, vite, olivo, ortaggi e frutta. L’offerta dei prodotti biologici è aumentata sia nella quantità che nella diversificazione delle tipologie produttive. I prodotti biologici sono in grado di offrire una maggiore concentrazione di principi nutrizionali rispetto agli analoghi prodotti convenzionali ed inoltre hanno il grande vantaggio di non contenere affatto residui tossici di natura chimica. L’agricoltura biologica – conclude Febbo – non è un semplicistico ritorno alla natura ma è l’espressione più evoluta e professionale della scienza agricola integrata con la natura che mira a tutelare l’ambiente contribuendo alla conservazione delle biodiversità”.