Pineto. L’attività di sensibilizzazione avviata da alcuni anni dall’Area Marina Protetta continua a dare i suoi frutti. Nella seduta di ieri, infatti, il comitato di gestione dell’AMP ha assegnato alle strutture che avevano presentato la propria candidatura per ottenere il marchio “Lido amico del Parco” e “Ospitalità Amica del Parco”.
Per la prima categoria hanno aderito al protocollo, ottenendo la certificazione, due lidi di Silvi e un lido e un hotel di Pineto.
Nella seconda categoria, invece, le strutture certificate sono state 2 hotel di Silvi e 3 più un campeggio di Pineto.
I titoli di “Ospitalità Amica del parco marino” e “Lido amico del Parco” sono legati alla procedura della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS), importante riconoscimento rilasciato da EUROPARC Federation, che l’AMP “Torre del Cerrano”, prima area marina protetta in Europa, ha ottenuto nel 2014 e che permette all’AMP di rilasciare titoli di certificazione legati alla procedura CETS.
L’iniziativa, nata anche dal lavoro svolto durante il corso di Alta Scuola di Turismo Ambientale svoltosi a Pineto e Silvi lo scorso marzo, ha riconosciuto, con l’assegnazione di un marchio di qualità, ai titolari di strutture ricettive e dei Lidi gli sforzi e le azioni a tutela dell’ambiente messe in atto nel corso della loro attività. Le strutture amiche del Parco, infatti, sono chiamate ad assolvere ad una serie di compiti volti alla salvaguardia delle risorse idriche ed energetiche, a tenere sotto controllo i consumi, a promuovere i beni culturali e ambientali del territorio.
A sottoporsi alle valutazioni sono stati i titolari di strutture ricettive dei Comuni di Pineto e Silvi, insistenti nell’AMP “Torre del Cerrano”, che hanno partecipato direttamente o con proprio delegato al corso ASTA svoltosi a Pineto cinque mesi fa.
“Ciò che ci rende orgogliosi – dice Leone Cantarini, presidente dell’AMP – è che le strutture turistiche che hanno aderito all’iniziativa siano più che raddoppiate rispetto allo scorso anno. Segno che l’opera di sensibilizzazione avviata da noi inizia a dare i suoi frutti. Abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma credo che ormai il turismo eco-sostenibile sia una strada tracciata e irreversibile”.