Francavilla, presentato 23 Souvenirs: testo e musica della tradizione abruzzese

pasqualone_catena_rosatoFrancavilla al Mare. “Stima assoluta nei confronti del maestro che ha una cultura immensa. Lo devo ringraziare perché ci ha regalato un bellissimo evento con l’Università della Libera Età. Con Italo Leonzio è stata aperta la sezione di abruzzesistica della biblioteca. Oggi questa sezione è stata allargata con l’aggiunta dei testi di Ernani Catena sulla musica e sul dialetto”.

Lo ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Francavilla al Mare, Pina Rosato, alla presentazione del libro di testo e musica “23 Souvenirs” di Ernani Catena, premiato in tutta Europa.L’opera è stata presentata da Massimo Pasqualone, alla presenza dell’autore, alla biblioteca comunale “A. Russo” di Francavilla.
“Questa è la prima volta che intervengo nell’ambito del Club del Libro – ha aggiunto Pasqualone – io posso considerarmi il relatore ufficiale del maestro che mi fa sempre presentare i suoi libri. Nel suo testo precedente si tratta degli studi che Ernani sta concludendo sulla dialettologia abruzzese. Lo conosciamo come studioso delle tradizioni popolari e del dialetto. Ernani è amante del nostro dialetto. Questi due libri che ha scritto, dimostrano che oggi la storia la si fa con la memoria, con il ricordo. Francavilla si riconosce nei personaggi che lui racconta. Per me ogni presentazione di un libro è un’occasione di festa, è come se facessi il compleanno perché c’è la possibilità di assaporare un nuovo testo. Il dialetto andrebbe definito lingua regionale perché ha una propria grammatica ed una propria fonetica. Scrivere in dialetto significa conoscere la sua struttura. Lo studio dei dialetti è per persone dotte, per filologi. Il nostro dialetto ci insegna che cosa è accaduto nella nostra regione. Ci sono grandi autori che hanno utilizzato il loro dialetto per scrivere grandi opere, uno su tutti è Dante Alighieri. Penso che bisogna fare lo sforzo per recuperare la nostra tradizione. Oggi non ci troviamo davanti ad un punto di arrivo perché leggendo i testi di Ernani vediamo che ci sono diversi aspetti vediamo che ci sono diversi aspetti che si devono approfondire con lo studio. Si deve continuare non solo sul cammino del dialetto ma sul cammino della bellezza. Io sono francavillese d’adozione da circa una quindicina d’anni, i personaggi che mi ha fatto conoscere Ernani, mi hanno fatto gustare ancora di più questo posto”.
L’incontro è stato organizzato dall’associazione “Sophia” e rientra negli appuntamenti del “Club del Libro”, si tratta del dodicesimo libro presentato.
“Scrivere una poesia – ha aggiunto l’autore – fare un bel dipinto, scrivere una canzone, queste sono cose che spesso vengono fatte perché si vogliono trasmettere delle emozioni, dei sentimenti. La musica in me nasce perché ho vissuto dei momenti intensi. La musica rappresenta l’esternalizzazione del proprio stato d’animo e costituisce un bagaglio che arricchisce la propria interiorità. La cosa che più mi preme dire è che la cultura è nella mentalità di chi ci governa. Tempo fa un ministro aveva detto che la cultura non si mangia, ma l’esperienza ci ha insegnato che la cultura serve anche per mangiare. La cultura può essere una grande risorsa economica. Molti artisti validi spesso devono cambiare mestiere, ma la cosa più grave è che mancano le scuole. Ad esempio oggi frequentare il Conservatorio è molto più difficile di prima. È importante anche recuperare lo stimolo per poterci occupare di cultura. Una volta Francavilla era un riferimento culturale ed ha la possibilità di tornare ad esserlo, ma bisogna crederci”.
Francesco Rapino


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