La giuria nazionale del concorso, riunita a Siena a Palazzo Patrizi, ha decretato ieri i migliori elaborati della decima edizione e ha riconosciuto come performance migliore nella sezione speciale“Ricette a Macchia d’Olio” – riservata ai bambini delle classi prime e seconde della scuola primaria che hanno lavorato all’elaborazione di disegni sulle tradizioni gastronomiche del territorio contraddistinte dall’ingrediente olio DOP – quella della classe 2° C della Scuola Primaria di Marina di Città Sant’Angelo (PE), per il taglio innovativo, creativo, articolato che ha unito tecniche diverse di lavoro e ha evidenziato l’entusiasmo del bambino nell’elaborazione.
Piazza d’onore per la classe 2°B della Scuola Primaria N. Fornelli di Bitonto (BA), mentre al terzo posto si è classificato il lavoro della classe 1°B della Scuola Oberdan di Andria (BT). Menzioni di merito per le classi 2° A, B e C della Scuola Primaria L. Rossi di Fano (PU) e per la 2°A della Scuola Primaria Livatino di Campobello di Mazara.
Ottimo risultato per la Scuola Primaria di Marina di Città Sant’Angelo anche nella sezione Olioreporter: piccoli cronisti dell’olio, dove la classe 5°B si è piazzata al secondo posto, dietro alla classe 5° Istituto Comprensivo di Falerone (FM), che ha presentato un lavoro originale nel formato e dinamico nella struttura, creativo e ricco di immagini, con una buona interazione tra queste e il testo. Terzo gradino del podio per il lavoro svolto dalle classi 3° e 4° A del I° Circolo Didattico Lombardo Radice di Castelvetrano (TP), mentre due Menzioni di merito sono state attribuite alla classe5°A della Scuola Le Madonelle di Sonnino (LT) e alla classe 4° della Scuola Primaria A. Mazzarella di San Lorenzello (BN).
Il progetto Bimboil edizione 2011/2012 ha coinvolto 5.137 bambini di tutta Italia, di cui 1843 delle classi prime e seconde della scuola primaria e 3.294 delle classi terze, quarte e quinte. La regione che ha dato il contributo più alto in termini di partecipanti è stata la Puglia, con 2.671 bambini, seguita dalla Campania con 582, dalla Sicilia con 537 e da tutte le altre regioni: Marche, Lazio, Liguria, Abruzzo, Calabria, Sardegna, Toscana, Molise e Friuli Venezia Giulia.
“Il programma educativo per le scuole sulla conoscenza del mondo degli extravergine italiani, in particolare delle DOP del proprio territorio – ha affermato nel corso della conferenza stampa di presentazione dei vincitori la funzionaria del Mipaaf Gabriella Giancarlo – è fondamentale per la promozione della cultura, degli aspetti salutistici ad esso legati e delle tradizioni culinarie locali. Il Ministero ritiene che questo progetto dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio sia altamente valido e funzionale al raggiungimento dei suddetti obiettivi e per questo motivo da dieci anni esprime il suo sostegno e la sua condivisione finanziandolo”.
L’importanza di creare una cultura dell’olio è un concetto che è stato ripreso anche dall’assessore del Comune di Siena Alessandro Mugnaioli: “Siena, Città dell’Olio fin dalla fondazione dell’Associazione, e l’amministrazione comunale hanno sempre sostenuto con favore questo progetto e sono d’accordo che valorizzare questo patrimonio e in particolare il suo legame con il territorio sia estremamente importante. Per questo motivo posso confermare la disponibilità a lavorare in sinergia per il raggiungimento di questi obiettivi comuni”. Oltre a quella territoriale, c’è anche una componente salutistica da mettere in evidenza e di questo ha parlato il vicesindaco di Seggiano e Presidente dell’omonima DOP Oriano Savelli: “lavorare per diffondere la conoscenza delle eccellenze olivicole a partire dalle scuole, equivale a creare interesse in quella che sarà la classe dei futuri consumatori, consapevoli e in grado di riconoscere non solo le caratteristiche organolettiche di un olio piuttosto di un altro, ma anche il suo “ruolo” nella società come elemento base di una alimentazione sana e le peculiarità che lo rendono geograficamente identificabile”.
Il progetto “Bimboil” si è svolto attraverso “lezioni teoriche” tenute dai docenti delle scuole – supportati nella didattica dai testi elaborati dall’Associazione Città dell’Olio – e lezioni più “tecniche” per le quali sono state coinvolte altre figure che hanno messo a disposizione la propria professionalità, come assaggiatori professionisti, giornalisti ed esperti di comunicazione.