Francavilla al Mare. Nel pomeriggio di ieri, presso la biblioteca comunale “A. Russo” di Francavilla al Mare, c’è stato il 10° incontro del “Club del libro” che ha visto la presentazione del testo di Maximo De Marco intitolato “… all’improvviso la Luce”. Si è trattato di un’anteprima dato che il libro uscirà in tutte le librerie il prossimo 12 aprile.
“Questo è un testo nato nel 2007 – ha spiegato l’autore – quattro anni fa. Il libro è incentrato su un cambio di vita improvviso. Ero in un periodo difficile della mia vita e degli amici mi hanno proposto di approfondire la conoscenza di Suor Rosa. Inizialmente mi sembrava una cosa un po’ strana perché non ero mai stato un cristiano praticante, poi però ho deciso di provare. Poi sono iniziato ad entrare nel mondo di questa suora che aiutava bambini e sofferenti. Lei mangiava pane e acqua, conducendo una vita completamente diversa dalla mia e dalla normale vita quotidiana di tutti. Da quando ho letto di questa suora, ogni notte la sognavo, mi raccontava una parte della sua vita e mi chiedeva di andarla a trovare. Allora ho preso l’aereo e sono andato a Ragusa, al cimitero, e la sua tomba l’ho trovata senza che nessuno mi dicesse niente. Appena mi sono ritrovato davanti alla sua tomba, mi si sono piegate le gambe e sono stato investito da una luce (da qui il titolo del libro). Da lì ho iniziato a percepire le cose più piccole ed ho iniziato ad essere felice. Questo bagliore improvviso che mi è entrato nel corpo, è rimasto sempre dentro di me. Poi sono andato in convento ed ho iniziato ad instaurare un rapporto particolare con Gesù. L’attrice Claudia Koll mi è stata vicina per tutta la storia che ho raccontato nel libro. Da quando ho avuto la conversione, vivo in una doppia dimensione: reale e irreale. Il rapporto con Gesù non è complesso, è semplicissimo, è un rapporto speciale. Per me è un amico che mi ascolta, mi è sempre a fianco. Ho scritto il libro per far capire a tutti ci vuole così come siamo, con tutte le nostre fragilità. Se riusciamo ad avere questa consapevolezza, riusciamo a tendere la mano verso di lui. Ho scritto questo libro per abbattere questo muro”.
Francesco Rapino