Pochi minuti prima della corsa prevista come tradizione a mezzogiorno in punto, la pioggia ha smesso di cadere su piazza Garibaldi, lasciando spazio a un timido raggio di sole che ha reso ancora suggestiva la corsa. Sulmona quest’anno celebra anche il Bimillenario della nascita di Ovidio, con cerimonie che dureranno un anno intero e che richiamano studiosi e pubblico da tutto il mondo: la Madonna che scappa si è inserita nel calendario dall’esterno ma sempre con grande successo.
Una corsa quasi perfetta con la statua della Madonna che si è piegata leggermente sulla sinistra, ma solo gli occhi più attenti e gli obiettivi dei fotografi hanno registrato il lieve ondeggiamento. Per il resto tutto come previsto con il manto nero che è caduto in modo impeccabile all’altezza del fontanone della piazza, lasciando il posto all’abito verde, segno di speranza e di rinascita.
Unico fuori programma la sostituzione all’ultimo momento di uno dei componenti della quadriglia: Fausto Proietti ha lasciato il posto a Giuseppe Pera, per un problema muscolare accusato alla vigilia della corsa.
‘ emozione si rinnova da secoli e fino a qualche anno fa la corsa della Madonna che scappa in piazza era legata ai ritmi della vita contadina: dal suo andamento, infatti, le famiglie che lavoravano nei campi traevano indicazioni e presagi circa l’andamento dell’anno agricolo e possibili calamità naturali