Il programma di Paola Perego è stato cancellato dai palinsesti dopo le polemiche scatenate dalla puntata andata in onda lo scorso sabato.
Il programma di Rai1 ‘Parliamone sabato’ non andrà più in onda. La decisione dei vertici Rai è stata annunciata da una nota, diffusa da viale Mazzini nel tardo pomeriggio di oggi, nella quale l’azienda sottolinea come i contenuti della trasmissione condotta da Paola Perego non siano coerenti con la mission del Servizio Pubblico.
La polemica sul programma condotto da Paola Perego è esplosa quando, nella puntata dello scorso sabato, è stato mandato in onda un dibattito sul tema di una supposta preferenza degli uomini per le donne straniere, in particolare per quelle originarie dell’est Europa.
In particolare, a destare scalpore è stata una grafica nella quale venivano riassunte le sei ragioni fondamentali per le quali gli uomini preferirebbero le donne dell’est, che secondo gli autori di ‘Parliamone sabato’:
- sono tutte mamme ma, dopo aver partorito recuperano un fisico marmoreo
- sono sempre sexy
- perdonano il tradimento
- sono disposte a far comandare il loro uomo
- sono casalinghe perfette e fin da piccole imparano i lavori di casalinghe
- non frignano, non si appiccicano e non mettono il broncio
La reazione dei telespettatori a quanto mandato in onda non si è fatta attendere e i social sono stati invasi da aspre critiche al programma di Rai 1, tanto che gli stessi vertici Rai si sono affrettati a prendere le distanze da quanto trasmesso, scusandosi per l’accaduto.
L’azienda ha quindi deciso di chiudere ‘Parliamone sabato’, mentre il direttore generale Rai Antonio Campo Dall’Orto ha precisato che la decisione “non è solo la semplice e necessaria reazione ai contenuti andati in onda lo scorso sabato, contenuti che contraddicono in maniera indiscutibile sia la mission del Servizio Pubblico che la linea editoriale che abbiamo indicato sin dall’inizio del mandato. E’ anche una decisione che accelera la revisione del daytime di Rai1 sulla quale peraltro stavamo già lavorando da tempo”.