Pescara, nasce la Fabbrica della Cultura: inaugurato il Teatro ex Mattatoio

pescara_teatro_mattatoioPescara. Una Fabbrica della Cultura da oggi a disposizione della città. Sarà gestito direttamente dagli artisti, che saranno i responsabili del primo Teatro Contemporaneo realizzato a Pescara, riconvertendo l’ex Mattatoio comunale di via Gran Sasso.

“Nella sala” ha spiegato il sindaco Luigi Albore Mascia “i progettisti hanno annullato la distanza fisica tra la scena e la platea, tra attori e spettatori. L’unico segno distintivo della differenza spaziale è costituito dalla differente pavimentazione utilizzata: legno di larice per la scena, cemento industriale colore rosso scuro per il pubblico. Dietro il muro del fronte scena sono stati ricavati al piano terra i camerini per gli artisti e al primo piano una stanza prove: questa sala sarà destinata alla danza, al teatro e alle mostre e la struttura del palcoscenico sarà flessibile a diversi tipi di rappresentazione, frontale, centrale e verticale. Nel frattempo gli uffici comunali hanno già predisposto il progetto di ristrutturazione dell’intero complesso, che prevede il recupero del secondo fabbricato in cui si allestirà una seconda sala teatrale e in cui verrà realizzata una gradinata con le sedute per il pubblico, 207 posti in tutto, e che al di sotto ospiterà un deposito per le attrezzature. Anche in questo caso, ci saranno camerini per gli artisti e, al primo piano, una sala prove. Tale area sarà destinata al teatro, al cinema-video, a convegni e conferenze. Un terzo corpo di fabbrica verrà invece demolito e ricostruito ex novo: al piano terra andremo a localizzare il bar, la sala ristorante, la cucina, la dispensa, lo spogliatoio per il personale con i servizi, un deposito e la centrale termica, un edificio realizzato quasi interamente in vetro, tra le due sale di rappresentazione. Al primo piano si accederà tramite due corpi scala che condurranno a sei stanze da letto con relativi servizi igienici; cinque stanze saranno da due posti letto e una stanza singola. Oggi apriamo ufficialmente la struttura e come promesso lo facciamo con il coinvolgimento diretto delle compagnie locali che dovranno trasformarla in luogo di produzione teatrale, un laboratorio di idee, di progetti, di studio, di elaborazione e di creazione artistica, tra l’altro senza alcuna interferenza con il grande Teatro che già stiamo progettando sulle aree di risulta e che nascerà con altre proporzioni e per accogliere spettacoli diversi. Il nostro obiettivo è quello di non creare doppioni, ma cominciare a dotare Pescara di quelle strutture capaci di soddisfare un bacino di utenza enorme che oggi, per assistere a uno spettacolo teatrale, è comunque costretto a rivolgersi all’esterno del capoluogo adriatico. Agli artisti affido oggi una grande responsabilità: quella di far vivere la struttura, facendo dialogare tra loro diversi ambiti artistici promuovendo la ricerca e mettendo in contatto le realtà più significative del territorio, garantendo uno spazio espressivo adeguato anche ai giovani”.

“L’ex mattatoio oggi teatro” ha aggiunto l’assessore alla Cultura Elena Seller “dovrà divenire una fucina di idee capace di ospitare le tante iniziative belle messe in campo dalla città. Sono certa che la giornata odierna sarà solo l’inizio di una nuova sinergia tra Comune e associazioni culturali”.

Al termine della conferenza stampa gli artisti si sono esibiti in performance di danza, recitazione e canto offrendo il primo spettacolo ai numerosi cittadini intervenuti.

 

Il commento di Acerbo (Prc). “Feci finanziare l’opera quando ero deputato inserendola in un elenco di fondi finalizzati. Con l’assessore Tommaso Di Biase chiedemmo all’architetto Bruno Marini da sempre appassionato del sito di elaborare il progetto.  Ora spero che si proceda rapidamente al completamento”. Così ha commentato il consigliere comunale e regionale di Rifondazione Maurizio Acerbo che questa mattina ha partecipato all’inaugurazione del teatro, nato grazie alla riconversione dell’ex mattatoio.
Sono molto soddisfatto – ha aggiunto Acerbo – perché è dal 1989 che si discute del recupero dell’ex-mattatoio. Raccogliemmo 15mila firme per richiedere spazi culturali e l’allora giunta ci rispose provocatoriamente che potevamo prenderci i ruderi dell’ex-mattatoio. Poi dovemmo scongiurare l’idea sciagurata di abbattere tutto per fare il solito accordo di programma con i soliti palazzoni. Con una cifra modesta (invece di progetti costosissimi che diventano eterne incompiute) di soli 280mila euro si è restituito uno spazio prezioso alla città. Spero che altri luoghi della città divengano oggetto di operazioni di recupero (dall’ex-Ferrohotel alla stazione ex-FEA) . Per troppo tempo una malsana idea di modernità e i soliti interessi speculativi hanno portato all’abbattimento di architetture e luoghi che meritavano un intelligente recupero. Rimane aperta la questione degli spazi a Pescara e la necessità non solo di recuperare quelli dismessi ma di far vivere anche i tanti scatoloni vuoti o sottoutilizzati”.

 

 

 

 

 

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