“Un’opportunità di un incontro tra popoli e culture” commenta l’assessore comunale alle Politiche Sociali Emilia Di Matteo “che offre l’occasione per citare alcuni dati significativi sulla percentuale di residenti stranieri nella nostra città e per sottolineare l’ottimo lavoro portato avanti dal Centro Servizi Immigrati del Comune. Circa 2570 sono i residenti che provengono di Paesi extracomunitari e 1040 quelli provenienti da Paesi comunitari. I cittadini di origine albanese, brasiliana, cinese, indiana e ucraina rappresentano le comunità più numerose sul nostro territorio. Il Centro Servizi Immigrati del Comune, teso al miglioramento dell’integrazione sociale e delle condizioni di vita degli stranieri residenti nel Comune di Chieti, sta portando avanti una serie di attività di orientamento ed un proficuo impegno rivolto al ricongiungimento familiare dei cittadini che si sono trasferiti a Chieti. Inoltre, dei 1305 stranieri che si sono recati presso gli Uffici delle Politiche Sociali del Comune, ben 37 sono stati indirizzati verso i corsi di formazione territoriale per gli adulti e circa 15 famiglie hanno ottenuto un aiuto economico dall’Ente comunale. Particolare attenzione viene rivolta ai minori stranieri seguiti da CSI, 40 dei quali hanno partecipato ai campus estivi organizzati dall’Amministrazione e frequentato la ludoteca del Comune di Chieti. Fondamentale si è, inoltre, rivelata l’assistenza domiciliare dei minori che ha previsto la presenza di un educatore il quale ha prestato il proprio servizio presso abitazione del nucleo famigliare. Il Centro Servizi Immigrati si è, inoltre, fatto carico di gestire un progetto di mediazione culturale e linguistica nelle scuole dell’obbligo dell’Ambito Territoriale tramite mediatori culturali e linguistici i quali offrono un servizio complementare alle attività di insegnamento utilizzando la lingua madre e/o una comunicazione bilingue. Non bisogna dimenticare, infine, sempre nel merito delle Politiche Sociali rivolte ai cittadini stranieri, che l’Amministrazione del Sindaco Di Primio ha aderito al progetto di Governance “Donne ora visibili” che prevede un rimborso sugli oneri contributivi, pari ad Euro 1,10 per ogni ora di attività svolta nel lavoro di cura domiciliare dagli assistenti familiari, purché in possesso di regolare contratto di assunzione. Un progetto che punta decisamente a garantire la qualità delle prestazioni del lavoro di cura alla persona, oltre a fornire uno strumento, quello del rimborso sugli oneri contributivi appunto, che mira all’emersione, alla regolazione ed alla qualificazione delle prestazioni domiciliari”.