Una bellissima serata commemorativa con spazio alla nostalgia, ai ricordi, alle lacrime, ma c’è stata anche la gioia attraverso la musica che ha unito tutti intorno al laghetto della Villa Comunale di Chieti.
“Connessioni sonore” è nata per volere delle associazioni “Ad rem”, “Tamburo battente”, “Camera stilo” e “Tv shock”, con la collaborazione con il Comune di Chieti, ed in particolare con l’assessore Marco Russo, è stata realizzata in memoria del giovane musicista teatino Danilo Razzi che proprio il 30 maggio avrebbe compiuto 40 anni, ed invece poco meno di un mese fa è venuto a mancare.
Per la riuscita della serata, l’associazione “Ad rem”, promotrice dell’evento, ringrazia tutti coloro che l’hanno resa possibile. “Grazie di cuore a tutti i professionisti, gli artisti, i maestri, lo staff tecnico, il service, l’ufficio stampa, le televisioni, le forze dell’ordine, l’amministrazione comunale di Chieti, le associazioni, Gli Studio e tutte le persone che con la loro presenza hanno saputo regalarci una serata meravigliosa”, così si legge in una nota.
Si unisce ai ringraziamenti anche l’amministrazione comunale che ha permesso di poter realizzare l’evento in una location unica e che si è mostrata perfetta alternativa a luoghi del centro storico solitamente adibiti per serate e concerti live. “Come assessore allo Sport, al Turismo e alle Politiche Giovanili – ha commentato Marco Russo – ringrazio l’associazione Ad rem e tutte quelle che hanno collaborato nel realizzare l’evento Connessioni sonore in memoria di Danilo Razzi. E’ stata, inoltre, un’ottima serata di musica in una location suggestiva, ma soprattutto grande è stato l’amore che tutti gli organizzatori, parenti, amici e conoscenti di Danilo hanno trasmesso a me e a tutti coloro che non lo conoscevano di persona. Davvero una grande emozione, anche personale. Ora spero che con lo stesso amore e con l’aiuto delle stesse associazioni si possano offrire alla città altre serate simili per far scoprire i gruppi locali, in stretta collaborazione con il mio Assessorato e tutta la Giunta Di Primio”.
Francesco Rapino