Il fondatore dell’associazione, arch. Nando Marinucci, organizzatore della manifestazione, da sempre sotenitore di eventi di valorizzazione di eventi del proprio territorio, presenta l’incontro dal titolo “Una Storia, Tante Memorie – La Formazione Di una Difficile Identità Nazionale”.
“Il Giubileo della Patria – ha affermato l’arch. Nando Marinucci – è l’occasione per diffondere nel cuore dei cittadini i valori del Risorgimento, sempre attuali e rappresentativi di beni intangibili. La specificità italiana è comosta da una storia ricca di accadimenti complessi, momenti di vera euforia ma anche di drammatiche esperienze vissute, ma contiene nel suo lungo percorso tante memorie di molti personaggi che hanno contribuito alla nascita e alla coesione della nostra nazione”.
Il programma prevede una Santa Messa alle ore 18 presso la chiesa parrocchiale di San Rocco in omaggio a tutti i caduti per la patria, subito dopo, alle ore 19, l’incontro conviviale presso la sala dell’Addolorata dei Valignani in piazza San Rocco, presentata dall’arch. Nando Marinucci. Seguiranno gli interventi del dott. Luca Evangelista che tratterà di pubbliche virtù nei protagonisti della giovane nazione da Camillo Benso conte di Cavour a Remo Gaspari, un particolare approfondimento sarà dato agli abruzzesi che hanno dato lustro all’Italia come Spaventa, Delli Castelli, Spataro, Rocchetti e Gaspari, poi quello di Benito Crea che ripercorre l’epoca postunitaria con un’analisi sulla questione meridionale e il fenomeno del brigantaggio con racconti e testimonianze storiche raffigurate da una mostra allestita per tale scopo ed infine il presidente di “Emozioni Teatine”, il cav. gen. Carlo Palumbo che esporrà il significato ed il valore della bandiera italiana. L’intervento principale della serata è quello dell’artefice dello sviluppo economico dell’Abruzzo della Prima Repubblica: on. Remo Gaspari. Il tutto si concluderà con un brindisi augurale per i 150 anni da parte del som. Gianluca Marchesani ed una conviviale di sapori abruzzesi originalissimi per accomunare i colori della patria della comunità abruzzese.
Francesco Rapino