Lo ha scritta in una nota l’Area Marina Protetta, spiegando che “l’ottima qualità dell’acqua registrata all’interno dell’Area Marina protetta certificano, se ancora ce ne fosse il bisogno, che là dove i fondali sono lasciati indisturbati, possono offrire il meglio della loro capacità filtratrice grazie agli organismi, piante e animali, che vivono immersi nella sabbia o sulla superficie del fondo protetti dal parco marino. Un ruolo che il più delle volte sfugge ai meno attenti o che non viene sottolineato abbastanza.
Per l’AMP del Cerrano “ciò che bisogna comunque ripetere è che dai dati ARTA (Agenzia Regionale Tutela Ambiente), l’organismo deputato a certificare le acque di balneazione dal Ministero della Salute, i litorali di Pineto e Silvi restano interamente balneabili con i parametri di inquinanti centinaia di volte più in basso rispetto ai limiti. Altro particolare di non poca importanza è quello della data dei rilievi di Legambiente effettuati il 25 luglio, cioè 7giorni dopo l’alluvione. L’ARTA ha effettuato altri prelievi alcuni giorni fa i cui risultati saranno resi noti a giorni. Tutto ciò per correttezza di informazione e per evitare inutili allarmismi che vanno a danneggiare il lavoro di operatori turistici e di chi si impegna quotidianamente nella cura delle coste. Ciò che l’AMP si augura, quindi, à che la cultura della salvaguardia e del rispetto si allarghi sempre più, ribadendo che solo comportamenti individuali corretti ( a tutti i livelli) possono dare i risultati voluti. Ognuno di noi, in qualsiasi ruolo si trovi impegnato, può adottare questi comportamenti”, conclude.