“Da anni” si legge nella nota “la Chiesa assume una posizione di pubblica condanna nei confronti degli omosessuali. Al tempo stesso continua a sostenere che gay e lesbiche non devono essere discriminati, riserva loro parole di accoglienza cristiana e incoraggia dibattiti intorno a questo tema: c’è posto nella Chiesa per i gay credenti? Eppure queste iniziative rimangono spesso solo sulla carta. Le gerarchie ecclesiastiche sembrano usare un doppio registro: l’omosessualità è insostenibile a livello ufficiale, ma si può tollerare sul piano privato. Un esempio significativo di come la Chiesa dei no si pone di fronte al suo popolo, ma anche di fronte alla parola dei Vangeli”.
Opus gay è, dunque, un libro-inchiesta che intende documentare questo divario: “racconta l’ipocrisia che si annida nelle dichiarazioni degli organi ecclesiastici ufficiali, ma dà anche voce ai tanti omosessuali credenti, che di questa Chiesa, nonostante tutto, vorrebbero fare parte. Ripercorre le storie difficili e contraddittorie di preti e suore omosessuali, fino ad affrontare un argomento controverso, la pedofilia, che non può essere ignorato se si parla di Chiesa e morale sessuale. Soprattutto alla luce dei recenti fatti di cronaca, che denunciano quanto grave sia il problema e quanto siano numerosi i pedofili all’interno
del clero. Un saggio documentato e preciso, che analizza una scottante questione partendo dalle Sacre Scritture, passando per il diritto canonico per arrivare infine all’acceso dibattito contemporaneo sul tema.