Sulle immagini del film e sulle note del salmo ebraico conosciuto come ‘Gam gam’ – intonate dal coro ‘Moti armonici’, dal ‘Trio escolaso’ e da un piccolo coro di due bambini – si chiude la ‘Giornata della memoria’ organizzata dall’associazione Asso onlus nella sala consiliare del comune di Pescara, con la partecipazione dell’assessore alla cultura Elena Seller.
Un’iniziativa – ricorda il presidente dell’associazione Muni Cytron – che serve a chiederci ancora oggi “perchè l’indignazione e la protesta non si levarono” davanti a quella tragedia, che costò la vita a un numero di persone stimato tra i 12 e i 17 milioni.
Un’iniziativa non puramente celebrativa, ma coinvolgente e sentita dal pubblico. Che racconta fatti che non siamo abituati a sentire, ad esempio sui quindici campi di internamento che durante l’ultima guerra furono impiantati sul territorio abruzzese, più che in qualsiasi altra regione italiana. Un territorio che per le sue caratteristiche morfologiche e per la scarsa popolazione rendeva più facile queste assurde pratiche.
Ad esempio l’ex tabacchificio di Città Sant’Angelo – oggi spazio culturale – fu utilizzato come luogo di internamento di persone di religione ebraica o di origine rom, prima di essere trasferite nei campi di concentramento. Informazioni frutto di studi che solo di recente si sono cominciati a svolgere.
Il pomeriggio è un alternarsi di immagini filmate, letture di testi di Primo Levi e lettere di detenuti nei campi di concentramento, con musiche di Bach, Mozart, Piazzolla e canti come la preghiera ‘Shema Israel’. Per un messaggio “comunque carico di speranza attraverso un simbolico passaggio del testimone alle future generazioni, perché la Shoah è stata una tragedia di dimensioni apocalittiche e bisogna conoscerla e percepirla per saperla raccontare ai nostri figli e ai figli dei nostri figli”.
L’associazione Asso onlus è stata costituita nel 2003 e si caratterizza per la ricerca costante di nuove forme di assistenza – soprattutto rivolte agli anziani – quali il telesoccorso, il telecontrollo, la teleassistenza e la telemedicina.
Pierluigi Farnese