Giulianova, Le “brutte storie razziste” di Ascanio Celestini

giulianova_celestini_e_cartoneGiulianova. Una sala gremita ha applaudito lo spettacolo di Ascanio Celestini al centro socio culturale del quartiere Annunziata. Più di trecento persone per l’artista romano accompagnato dal chitarrista di Matteo D’Agostino, nel penultimo appuntamento del Festival Terra di Teatri 2010.  “La cultura è viva” ha dichiarato Cristina Cartone al termine della performance di Celestini.

Sì a Giulianova la cultura è viva e ha fame di spazi e spettacoli. Non lo ha dimostrato soltanto ieri ma in tutti gli eventi del Festival. Rassegna che si appresta, con grande successo, a concludersi giovedì prossimo con Le Ombre degli avi. Lo spettacolo di Terrateatro liberamente tratto dal romanzo Colledara dello scrittore Fedele Romani. Un viaggio che Terrateatro compie per recuperare la memoria e restituirla alle nuove generazioni. Anche Ascanio Celestini ha portato i suoi numerosi spettatori in viaggio tra l’Africa e un’Italia ambigua. L’attore romano ha raccontato delle “brutte storie razziste” con preziosi spunti nati dalle vicende di cronaca, da episodi della realtà. Un razzismo di maniera, fomentato dalla stessa politica e dal potere che sta portando via qualsiasi elemento vitale al proprio popolo: la cultura, la scuola, la rabbia. Per Celestini è “bella la realtà peccato che esiste davvero”.

 

 

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