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Oltre 600 persone a Vasto per la Code Mooc Live Abruzzo

Vasto. Oltre 600 persone, tra cui tantissimi bambini attenti e partecipi, hanno trasformato, sabato pomeriggio a Vasto, il primo CODE MOOC LIVE ABRUZZO in una grande festa.

 Protagonista dell’evento, che si è svolto presso la Sala parrocchiale Santa Maria del Sabato Santo – via Alborato, 1, Alessandro Bogliolo, della Università di Urbino nonché Ambasciatore Europeo per l’Italia della EUROPE CODE WEEK.

 Bogliolo ha dato vita a una vera e propria ‘lezione’ interattiva sul Coding, cioè il pensiero computazionale che, come ha spiegato nel corso del suo intervento, non è semplicemente la capacità di programmare (quindi una materia per futuri informatici), ma piuttosto un metodo trasversale di apprendimento, un sistema per trovare soluzioni a ogni problema.

 Il pomeriggio è iniziato con i saluti del presidente dell’associazione RATI (Rete di Abruzzesi per il Talento e l’Innovazione), Giovanni Di Fonzo, che insieme alle dirigenti e agli inseganti degli istituti scolastici di tutta la provincia di Chieti sta portando avanti il progetto “Abruzzo Coding”.
“Siamo entrati nella seconda fase del progetto – ha spiegato Di Fonzo – e ora il nostro obiettivo è rafforzare il legame delle scuole con il territorio, il mondo produttivo, la comunità nella sua interezza”.

 Presente a Vasto anche Paola Bucciarelli (Dg Connect Bruxelles), che ha ribadito l’importanza del Coding per l’Unione Europea, l’assessore regionale Marinella Sclocco e Giuseppe Forte, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale.
Prima della performance di Bogliolo, infine, ci sono stati i saluti di Sandra Di Gregorio, a rappresentanza delle sei dirigenti scolastiche del Vastese e di Giuseppe D’Aloise, dell’istituto comprensivo n. 2 di San Salvo, a nome degli Animatori digitali.

 Quindi il palco è stato tutto per Bogliolo, accolto con grandissimo entusiasmo non soltanto da docenti e genitori presenti, ma soprattutto di una nutritissima rappresentanza di studenti, che con lui hanno dato vita a quello che lo stesso Bogliolo ha definito “Coding immersivo”, con ‘giochi’ interattivi e animazioni che dal reale sono approdati al virtuale e viceversa.

 Il computer, dunque, non come protagonista del Coding, ma piuttosto come semplice strumento che stimola la creatività e la fantasia degli alunni, che riescono in questo modo a sviluppare le competenze e conoscenze che permetteranno loro di diventare i protagonisti del futuro.