All’interno della cella sarà proiettato il video-messaggio di un detenuto.
Sono 70 mila circa i detenuti in Italia, lo spazio previsto è per 40 mila. L’iniziativa è patrocinata dalla Provincia di Chieti, dai Comuni di Chieti e di Vasto, dagli ordini forensi delle due città, dal Centro Polivalente immigrati. Con l’appoggio di Caritas e Case circondariali.
“Un minuto da detenuto” spiega il vicesindaco Bruno Di Paolo “porta l’attenzione su persone che seppur in disgrazia, non possono essere abbandonate. Il Comune di Chieti crede fermamente in questo progetto: portare una cella in piazza a Chieti e a Vasto rappresenta un momento importante di riflessione. Le persone in carcere non devono essere trattate come animali. Trovo inoltre che un gesto simile potrebbe essere utile anche ai giovani come deterrente alla devianza dal punto di vista sociale”. Dello stesso parere l’assessore al Comune di Vasto Marco Marra: “Inserire le persone all’interno di una gabbia, perché è questo che rappresenta la cella, è impressionante. Il comune di Vasto è da sempre vicino alla realtà del carcere, con il quale abbiamo spesso collaborato”.