Presenti nomi importanti, da Gianni Petrucci, Presidente del Coni, all’onorevole Silvia Costa, fino ai rappresentanti mondiali dell’Aces, provenienti da Spagna, Francia o Regno Unito. Per il capoluogo adriatico si è aperto un cammino che dovrà condurci alla conquista del riconoscimento che sarà un marchio doc, una certificazione di qualità dell’impegno della nostra amministrazione comunale nel mondo dello sport, ma anche una via strategica per l’accesso ai contributi comunitari fondamentali per portare avanti investimenti nell’impiantistica che ci permetteranno di ospitare eventi di portata internazionale, come già accade da un anno a questa parte, investimenti che per Pescara ammontano già a 6milioni di euro previsti sino al 2012”. Lo ha annunciato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia di ritorno dal viaggio a Roma con l’assessore allo Sport Nicola Ricotta e con Barbara Briolini, per la presentazione della candidatura.
“Già nei mesi scorsi – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – abbiamo voluto dimostrare di corrispondere ai requisiti richiesti per ottenere il titolo di ‘Città Europea dello Sport’, aderendo pienamente ai valori difesi dall’Aces. Pescara – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – ha presentato anche un planning dettagliato per i prossimi anni, partendo dagli eventi che abbiamo già programmato di ospitare e dagli investimenti che effettueremo entro il 2012”.
Un progetto, quello dell’amministrazione, che prevede di incoraggiare le società private a sostenere lo sport non solo come attività agonistica, ma anche come veicolo di coesione sociale e di miglioramento della qualità della vita e della salute dei cittadini.
“A livello infrastrutturale, tra l’altro – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – abbiamo previsto anche ulteriori investimenti fino al 2012 per circa 6 milioni di euro che andranno ulteriormente a valorizzare le infrastrutture presenti per renderle idonee a ospitare eventi di rilevanza internazionale”.
Lo sport torna a Pescara al suo ruolo originario, un momento di aggregazione senza distinzione sociale e culturale, momento di confronto con l’accettazione della sconfitta e di condivisione delle regole, ma anche come divertimento e sano esercizio fisico ed il capoluogo adriatico sembrerebbe avere tutte le carte in regola per farcela. La stessa Commissione Aces ha avuto parole di elogio nei confronti del dossier presentato dalla nostra amministrazione, faldone che dovrà però passare al vaglio per il verdetto finale.
Monica Coletti