Chieti. Il 5 marzo altro imperdibile appuntamento per gli amanti della grande musica: al The Hostel di Chieti, con inizio alle ore 22.30, i Paintbox – Pink Floyd Tribute Band proporranno una serata molto particolare denominata non a caso “The Big Ones”.
Per gli amanti di una delle più grandi band della storia della musica sarà un evento assolutamente imperdibile: dopo aver eseguiti integralmente due dischi epocali come “Wish you were here” e “Animals”, in questa occasione la scaletta sarà incentrata principalmente sui pezzi più lunghi ed articolati dei Pink Floyd, le cosiddette suite, anche se in realtà la stessa band inglese non amava definirli in questa maniera.
“Proporremo i brani più lunghi ma anche i più rappresentativi di album come “Animals”, “Wish you were here”, “The Wall”, “The Division Bell” o tratti da un concerto epocale come “Live at Pompei” – esordisce Fabrizio Carota, voce e basso dei Paintbox – Ci sarà anche una chicca davvero speciale per i fans dei Pink Floyd: eseguiremo “Shine on you crazy diamond” esattamente come fu concepita nella sua interezza. Abbiamo già proposto in precedenza una suite come fu originariamente scritta dai Floyd, “Atom Heart Mother” e chi ama la band sa che si chiamava originariamente “The Amazing Pudding”. Ci teniamo molto ora a questa serata che può sembrare impegnativa per l’ascoltatore, ma il pubblico teatino e pescarese si è già mostrato attento alle nostre proposte. Suonare ad esempio “Shine on you crazy diamond” in versione integrale sarà per noi una vera emozione e non vediamo l’ora. Sarà una serata quasi cinematografica. Stavolta creeremo immagini senza vederle con la musica protagonista assoluta della scena ”.
I Paintbox nei loro concerti vestono le canzoni dei Pink Floyd con gli arrangiamenti originali dell’epoca: a parte la fedeltà dell’esecuzione si possono trovare arrangiamenti tipici di un dato tour della band inglese con particolari che spesso vengono anche riconosciuti dai fans.
“In una nostra serata è capitato che mi si avvicinasse un ragazzo che mi disse di aver sentito dei richiami al live di Boston 1977 – spiega Carota – e ci inorgoglisce quando qualcuno si accorge dei particolari che inseriamo. Ci teniamo sempre a fare qualcosa che possa emozionare noi come anche chi ci viene a vedere, ragioniamo da fans, da membri dell’audience: è bello quando a fine concerto ci viene chiesto cosa proporremo nel successivo live. Siamo molto esigenti ed attenti a non ripeterci. È chiaro che nelle scalette dei nostri concerti ci sono dei brani che non possono mai mancare, ma cerchiamo di dare loro sempre una veste nuova”.
Questa la formazione che si esibirà nella serata al The Hostel:
Fabrizio Carota: basso/voce
Roberto Mastro: chitarre/voce
Stefano De Berardinis: chitarre
Andrea Andreoli: tastiere/cori
Alberto La Torre: batteria
Andrea Onofri: sax
Manuela Genovasi: cori
Daria De Petris: cori
Lorenza De Leonardis: cori