Torna la Sagra della Porchetta di Campli

porchettaCampli. Torna a Campli la sagra della Porchetta Italica che si terrà da giovedì 19 a domenica 22 agosto. Organizzato dalla Pro Loco di Campli, con il patrocinio del Comune di Campli e del Consorzio BIM,  il 39° appuntamento con la porchetta inizierà ufficialmente giovedì 20 agosto nella suggestiva città farnese che ospiterà domenica 22 agosto l’olimpiade della Porchetta, con spettacoli, folklore, musica, artigianato e arte. Come consuetudine, infatti, anche quest’anno la porchetta verrà giudicata da una giuria di degustatori, presieduta da Nicola Biagio Natali, ormai un’istituzione vivente della sagra, che valuta qualità delle carni, cottura e, particolare non secondario, consistenza della crosta che deve risultare fragrante e gustosa al palato. Regina assoluta sarà, quindi, sua maestà “La Porchetta” in un campionato sui generis che vede contendersi, tra i maestri partecipanti, il prestigioso titolo di “Miglior Porchettaio 2010”.

Nella quattro giorni dedicata alla porchetta, tutti i giorni a partire dalle ore 17,00, si potrà degustare la porchetta che sarà disponibile in dieci differenti siti sparsi nel centro storico, dove si potranno ammirare anche una serie di esposizioni, quali ricamo, pittura e hobby in genere.

Sarà inoltre possibile visitare, ogni sera fino alle ore 24.00, la mostra di Mark Kostabi allestita a palazzo Farnese. L’ingresso è gratuito. Per le vie del centro storico, inoltre, ogni sera, a partire dalle ore 21,00, si esibiranno dei gruppi folkloristici itineranti, mentre la piazza ospiterà dei gruppi musicali. Venerdì 20 agosto alle ore 18,00 palazzo Farnese ospiterà un convegno, aperto ad imprenditori e quanti siano interessati ad investire nella città farnese, sulle opportunità di sviluppo di Campli. Nei giorni della sagra il museo, le chiese e la scala santa resteranno aperti al pubblico.

La sagra della porchetta di Campli, tra le prime sagre in Abruzzo, nasce da un’idea del giornalista e intellettuale Fernando Aurini che, sulla base delle scoperte archeologiche di ossa di maiale rinvenute nelle tombe pre-romane della vicina necropoli di Campolvalano, pensò di realizzare la prima grande festa del prodotto più tipico della cultura culinaria camplese, la porchetta.

Da quell’anno, il grande e inaspettato successo della prima edizione si ripete puntualmente ogni anno, quando migliaia di persone arrivano nella cittadina farnese per gustare la ghiotta e inimitabile pietanza locale di cui si parlava già negli Statuti di Campli, gli unici ad avere norme molto specifiche e dettagliate sulla porchetta. Assenti, invece, in tutti gli statuti conosciuti nel teramano e in Abruzzo. Esiste qualche piccola eccezione che in ogni caso, nelle forme di regolamento sulla porchetta, non raggiunge il valore e la forma così particolareggiata come nei codici di Campli.

Grazie alla Pro Loco si mantiene così viva una tradizione millenaria ancora oggi strettamente legata all’economia locale, l’allevamento dei suini. Oggi i porchettari camplesi, tutti allievi dei maestri della tradizione, approntano la porchetta con i sistemi d’antico insegnamento. E la porchetta camplese si differenzia e si distingue da quella preparata in Umbria, nelle Marche, nel Lazio, in Toscana e in Sardegna per gli aromi (a Campli a differenza di altri posti non si usa l’essenza di finocchio selvatico), i tempi e i modi di cottura.

 

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