Teramo. La provincia di Teramo è capofila del progetto regionale “Ciack per non morire…la prevenzione e la sicurezza sul lavoro”, che propone una nuova metodologia di comunicazione, da affiancare alle forme classiche di informazione istituzionale e consta di due fasi.
Sono infatti stati realizzati degli spot pubblicitari, curati dal regista teramano Marco Chiarini, che saranno proiettati sui grandi schermi della Regione, nei cinema e nei festival. Gli spot, che affrontano in maniera diretta il problema della sicurezza sul lavoro, sono realizzati con un linguaggio chiaro e comprensibile, anche per i lavoratori stranieri, che difficilmente riescono ad essere raggiunti dalle altre forme classiche di comunicazione, che comunque l’Inail porta avanti costantemente. Nella seconda fase invece verrà coinvolto il piccolo schermo: entro ottobre infatti verrà girato un cortometraggio che ha sempre come scopo quello di diffondere la cultura della sicurezza.
Il progetto è stato ideato da Maria Ceci, responsabile del settore prevenzione e sicurezza dell’Inail di Teramo. “Si tratta di una nuova forma di marketing sociale” spiega Ceci “che l’Inail, come pubblica amministrazione, intende sperimentare. Teramo, perciò, sarà capofila di questa innovazione in cui crediamo moltissimo: siamo certi che il cinema e la televisione aiutino a far passare dei messaggi semplici ma di importanza vitale, a coinvolgere, anche emotivamente e in prima persona, i lavoratori, che devono imparare a mettere la propria sicurezza al primo posto nella loro scala di valori. La prevenzione è l’unica ricetta vincente per ridurre la triste piaga delle morti bianche. Il progetto è stato sposato con entusiasmo anche dal direttore provinciale dell’Inail, Nicola Negri, ed è stato approvato anche dall’Inail Abruzzo”.
Maria Ceci e il direttore regionale dell’Inail Ferdinando Balzano saranno a Teramo stasera, al cinema Smeraldo, per un dibattito sul tema della prevenzione; seguirà alle ore 21,30 la proiezione del film di Daniele Lucchetti “La nostra vita”, con Elio Germano, Raoul Bova, Luca Zingaretti e Isabella Ragonese.