L’Aquila, mostra numismatica alla filiale della Banca d’Italia

L’Aquila. La filiale della Banca d’Italia di L’Aquila, nell’ambito delle iniziative promosse in occasione della presentazione della nuova banconota da 20 euro, attraverso una partnership con la Soprintendenza Archeologia dell’Abruzzo, ha organizzato una mostra di materiale numismatico di interesse archeologico, proveniente dal territorio aquilano.

L’iniziativa, nata per stimolare l’interesse alla storia della moneta, è rivolta a un pubblico esperto, ma anche ai non addetti ai lavori; la stessa ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza di un patrimonio le cui potenzialità sono spesso poco note, rimarcando altresì il ruolo che la moneta ha avuto nel corso dei secoli.

Dal momento in cui un pezzo di metallo assume un valore monetale si inizia a raccontare una storia: la storia di uno stato, della sua evoluzione socio-culturale, della sua economia, dei suoi usi e costumi. La moneta, in tal senso, restituisce illuminanti frammenti di passato, facendo da filo conduttore nel corso dei secoli fino a giungere ai nostri giorni. In questa occasione, per “rivelare una delle tante storie raccontate dai reperti numismatici” sono state utilizzate alcune delle monete restituite da una sorta di “ripostiglio” rinvenuto nel 1953 a Poggio Picenze.

Il “tesoretto” è composto da oltre 400 monete d’argento (tetradrammi , trioboli e dracme) emesse da zecche greche del Peloponneso, dalla Lega Achea, da Atene e dai re della Cappadocia, tra il III e il II secolo a.C. Questo gruzzolo, sia per la pregevolezza estetica, sia per il luogo di ritrovamento – lontano dalle aree di diretta influenza della cultura greca – rappresenta una straordinaria dimostrazione archeologica in ambito culturale italico.

La sua presenza nel territorio aquilano racconta storie di vita di popoli distanti e diversi: testimonianze economiche, politiche, sociali e religiose che riportano la mente verso altri lidi e altra cultura. E’ probabile infatti che il gruzzolo di Poggio Picenze sia stato riportato in Italia dai reduci delle campagne belliche in Grecia, condotte dal generale romano Lucio Cornelio Silla contro Mitridate VI Eupator (88-85 a.C.).

La mostra, intitolata “il Tesoretto di Poggio Picenze. Un prezioso gruzzolo di monete greche antiche”, composta da circa 80 preziosi reperti collocati in una vetrina nel salone della sede aquilana, verra’ inaugurata il prossimo 23 dicembre alla presenza del vice direttore generale della Banca d’Italia d.ssa Valeria Sannucci, del locale direttore della filiale dr. Antonio Carrubba, del Soprintendente Archeologia dell’Abruzzo dr. Francesco di Gennaro e di molteplici autorita’ pubbliche.

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