La mostra, allestita nelle accoglienti sale espositive del Mediamuseum, sarà visitabile gratuitamente fino al 28 maggio. Dal lunedì al sabato, dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 19,00, si potrà fruire dell’arte dell’ex primo ballerino al Teatro dell’Opera di Roma, oltre che scenografo per la Scala di Milano. Vigo nato a Cassino, ma romano d’adozione. ha frequentato l’Istituto d’Arte di Roma e si è poi diplomato in disegno architettonico. Gli piaceva disegnare, avrebbe voluto fare Architettura, “ma costava troppo e poi già lavoravo in teatro saltuariamente e guadagnavo” dice, i suoi genitori volevano invece facesse l’insegnante, alla fine lui ha preferito restare nell’ambiente della danza e del teatro. Solo da due anni ha iniziato a lavorare alla creazione di quadri-scultura in ferro, una passione che però l’ha subito travolto.
Ed oggi Alessandro, o Sandro come lui preferisce farsi chiamare, presenta al pubblico pescarese un panorama sulla lunga ricerca artistica, iniziata negli anni ’70 e giunta a un punto di svolta. L’artista infatti abbandona le sperimentazioni precedenti per eseguire dei quadri-scultura in ferro, astrazioni per lo più di grande formato, frutto di un recupero di materiale di scarto poi lavorato, assemblato, arricchito di elementi cromatici.
Filo conduttore dell’esposizione è la volontà di rendere un omaggio a Giordano Bruno, ritratto in tante opere come simbolo del libero pensiero. Dall’illustre filosofo Vigo recupera una concezione della natura come sintesi di materia e forma: la natura che lo ispira è quella fatta di ferro, a cui lui stesso dà forma o che addirittura erige a opera d’arte senza intervenire in alcuna maniera.
Monica Coletti