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Estate 2015 da record al Parco del Cerrano. D’Orazio chiede un indennizzo per i pescatori

Pineto. “A fine ‘stagione’ è tempo di consuntivi. Senza enfasi, possiamo affermare che si è trattato dell’anno migliore del Parco Marino dalla sua istituzione ad oggi”.

Lo ha dichiarato, in una nota, l’Area Marina Protetta del Cerrano, precisando che “quest’anno siamo balzati ai vertici ministeriali (5,22 secondo i criteri so.de.cri. che misurano l’efficienza del Parco) e nonostante i tagli lineari operati sulle somme destinate alle aree protette avremo più fondi rispetto al 2014. Siamo diventati il primo parco marino certificato in Europa. Sul tema è inutile soffermarsi ancora: basti pensare che non c’è convegno in cui non si citi questo prezioso riconoscimento, portando appunto l’AMP Torre del Cerrano come riferimento internazionale del settore. Abbiamo registrato un’autentica esplosione delle lezioni di educazione ambientale per i ragazzi delle scuole (oltre 3000 presenze non solo abruzzesi) che sono venuti a farci visita. La Torre di Cerrano si è rivelata sempre più fulcro di eventi e manifestazioni culturali esercitando un notevole richiamo per turisti e visitatori (sul punto vanno citati i ben 15 concerti all’alba, sempre gremiti ed applauditissimi). Abbiamo garantito, pur in assenza di fondi, servizi importanti come quello dell’apertura della IAT di Silvi. Tutto ciò si è reso possibile grazie alla fattiva collaborazione di tutti i dipendenti e collaboratori e delle Guide del Cerrano. Con la permanenza della Provincia nella compagine societaria si è garantita anche per i prossimi anni la fruizione al pubblico della Torre di Cerrano, dato di straordinaria importanza. Ma è soprattutto in campo ambientale che si sono ottenuti i più significativi successi: basti pensare ai progetti Salvaduna, Salvafratino ed Ecosee, solo per citarne alcuni che comunque danno il segno di un parco che riesce a tutelare la natura pur in presenza di una forte antropizzazione che, soprattutto in estate, tocca punte di grande rilevanza”.

“In questo contesto – sostiene il Commissario Benigno D’Orazio – un ringraziamento particolare va al Co.Ge.vo che ha rispettato gli impegni presi di impedire la pesca delle vongole con le turbosoffianti. E’ il primo anno che, finalmente, non ci sono invasioni di vongolare. Si tratta di un risultato straordinario se si guarda a quanto accadeva fino a qualche mese fa, l’ultimo vero problema che ostacolava il ‘decollo’ del Parco. Capisco le doglianze dei vongolari – prosegue D’Orazio – che si sono visti privare di sette chilometri di mare da sempre ritenuti i più pescosi in assoluto. E’ arrivato il momento in cui le istituzioni si facciano carico del problema (in particolare la Regione) individuando forme di compensazione (rottamazione di alcune barche, pescaturismo, ittiturismo, pulizia dei fondali marini, monitoraggio ecc) e di equo indennizzo dei pescatori. Il Parco è un bene di tutti – conclude il Commissario – ma il Parco ha bisogno di una pace sociale che solo il conseguimento di un accordo di alto profilo con il mondo della pesca può garantire.”