Alle 16.30 è previsto il ritrovo in piazza Verdi e, dopo l’offerta del cero al Santuario Madonna delle Grazie, il corteo si dirigerà verso piazza Orsini.
Qui ad attenderli ci sarà il sindaco Maurizio Brucchi, al quale sarà presentato lo spettacolo degli sbandieratori.
Ma la Festa dei Trionfi sarà anche canti, balli, giochi popolari, spari di fucili.
Alle 19 la grande festa si concluderà con una Santa Messa celebrata dal Vescovo Mons. Michele Seccia in Cattedrale.
La tradizione risale al 1559, quando la città di Teramo era afflitta da tormentati conflitti interni.
A guidare il Parlamento, composto dalle 48 famiglie più importanti dei quartieri, vi era l’aristocrazia cittadina.
Il governo, il cosiddetto “quarantottismo”, introdusse questa festa, interrotta con la salita al trono del Regno di Napoli di Ferdinando I di Borbone.
Questi, volendo accentrare il potere completamente nelle sue mani, destituì il Governo dei quarantotto e con esso anche la Festa della Pace.
Una festa che è stata riportata alla luce nel 1993, grazie all’associazione Teramo Nostra, ma è stata nuovamente interrotta nel 2003.
Quest’anno l’amministrazione comunale ha deciso di riproporla. E i valori della pace torneranno a risplendere nella città di Teramo.
Marina Serra