Sotto questo profilo, il concerto che presenterà domani sera a Teramo sarà decisamente esplicativo di un approccio alla musica assai articolato e sorprendente per scelta. Ci sono i classici (Reich per primo) accanto a quegli autori che Evelyn ha coinvolto, in maniera complice, in un gioco compositivo di scoppiettante inventiva.
“Quando decisi che da grande avrei fatto la percussionista” ha dichiarato la musicista, “mi rivolsi a chiunque fosse nel mondo della musica, per cercare aiuto e collaborazione. Ho scritto centinaia di lettere, ho contattato tanti compositori. E molti hanno creduto nel mio progetto, regalandomi la loro musica”.
In questo modo, Evelyn Glennie ha finito con il creare un repertorio solistico per percussioni che, di fatto, non aveva mai trovato spazio nella storia della musica, un repertorio che si rifà a Glenn Gould, il suo idolo “per il modo particolare che aveva di rileggere i classici in modo assolutamente personale e sorprendente”.
Più volte nominata per i suoi lavori ai British Academy of Film and Television Arts Awards (BAFTA’s), gli equivalenti inglesi degli Oscars, Evelyn Glennie ha ricevuto numerosi premi ed onorificenze, fra i quali si ricorda la nomina, nel 1990, a “Donna Scozzese del decennio” oltre alla nomina, nel 2007, di dama dell’Ordine dell’Impero Britannico.