La manifestazione prende il nome dall’antico canto di questua tipico della Settimana Santa, in uso nelle vallate dei fiumi Piomba e Vomano dove, gruppi improvvisati di cantori si recavano per le case e per le vie del paese intonando canti inneggianti la Resurrezione del Cristo e ripercorrendo il suo Calvario.
Le esibizioni si concludevano con doni in natura, come uova, pizze di pasqua e soprattutto con il tipico dolce “Lu Castelle”, l’antenato dell’uovo di Pasqua bagnato con vino cotto locale.
Il programma prevede nelle tre serate l’apertura degli stands gastronomici con dolci tipici e vino cotto locale.
E poi ancora, una mostra sulle opere artigianali del territorio, incontri e dibattiti sulle tradizioni legate alla celebrazione della Pasqua e le esibizioni di gruppi folkloristici itineranti per le vie del paese.
Verranno, inoltre, riproposti antichi giochi popolari ed è prevista anche l’esibizione del gruppo salentino Aioresis.
Marina Serra