Teramo, Atri, Favara tre località diverse con un denominatore comune: la visione unica ed originalissima del fotografo, teramano d’adozione, Marco Divitini che ha immortalato uno dei siti più suggestivi del nostro Bel Paese: Villa Adriana.
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Soprintendenza per i Beni Archelogici del Lazio – Roma, ha concesso l’iniziativa e ha apprezzato il materiale fotografico, tanto da consentirne la pubblicazione sul sito ufficiale di Villa Adriana.
Dopo una mostra itinerante in Abruzzo, il Maestro ha recentemente allestito la sua mostra ”Memorie di pietra” all’interno del Castello Chiaramonte nel Comune di Favara in cui, con la tecnica dell’infrarosso, ha catturato la bellezza invisibile della natura. Grazie alla conoscenza approfondita degli strumenti e dei supporti si ha la netta percezione di ‘vedere la temperatura’: ciò che è caldo diventa chiaro, ciò che è freddo scuro. I cieli tendono a scurirsi, le persone e la vegetazione a schiarirsi fino a un’innaturale biancore.
L’evento, fortemente desiderato da Rosario Manganella, primo cittadino della Città della Cultura, è stato anche impreziosito dal contributo dei docenti e degli studenti del Liceo Classico “Empedocle” di Agrigento che hanno realizzato delle didascalie dei singoli scatti e hanno declamato in lingua latina le memorie dell’Imperatore Adriano. Emergono in questa mostra una forte percezione emotiva dei luoghi, la passione per descriverne l’essenza ed un’infinita pazienza nel ricercare il momento irripetibile.