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D’Alfonso al FAI Salotto rilancia l’impegno per l’ex manicomio di Teramo

Teramo. Un dibattito aperto sul grande tema della cultura: questo è stato l’appuntamento con il FAI Salotto dedicato al tema “La cultura tra coordinamento istituzionale e soggettività sociale”, che oggi pomeriggio ha richiamato un folto pubblico nella sala San Carlo del Museo archeologico di Teramo. Presenti in platea numerosi rappresentanti delle associazioni culturali del territorio che hanno potuto ascoltare le proposte delle istituzioni e rivolgere loro le istanze più urgenti sul problema della valorizzazione delle attività e dei beni culturali. Tra gli ospiti anche il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, rimasto seduto in prima fila per tutta la durata dell’evento per ascoltare i relatori e intervenire nel finale.

Il dibattito è stato moderato dalla responsabile di FAI Salotto, Laura De Berardinis, ed è stato introdotto dai saluti del capo delegato del FAI Teramo, Franca Di Carlo Giannella, che ha sollecitato le istituzioni sul recupero del teatro romano e sul restauro del Castello Della Monica, bene che si è collocato al 135° posto in Italia nel concorso “I luoghi del Cuore”.

La scaletta è stata aperta da Gianni Gaspari, volto noto del giornalismo Rai, che ha citato i grandi scrittori che sono rimasti colpiti da Teramo, come Gadda e Pomilio, per poi ricordare l’intellettuale teramano Giammario Sgattoni, personaggio che ha permesso a Gaspari di rimarcare due baluardi culturali cittadini come il Premio Teramo e la biblioteca provinciale. Al centro, quest’ultima, anche dell’intervento del presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino: “La biblioteca è un bene prezioso che appartiene a tutti. La sua regionalizzazione sarebbe un acquisto di patrimonio per la Regione. La cultura è il petrolio d’Abruzzo, la battaglia contro le trivellazioni significa questo”, ha dichiarato Di Sabatino. Sull’iter del recupero del teatro romano, invece, si è soffermato il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ricordando gli sforzi fatti per coinvolgere tutta la filiera istituzionale nel progetto che, però, si è arenato nella “burocrazia ministeriale”. “Ma non demordiamo”, ha garantito Brucchi. “Le istituzioni devono svolgere il ruolo di guida e coordinamento, oltre che essere vicine alle associazioni culturali del territorio nonostante il momento economico difficile”, ha concluso il sindaco di Teramo.

Particolarmente significativo l’intervento dell’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Giovanna Marinelli, originaria di Canzano, in provincia di Teramo. “Il coordinamento istituzionale è necessario per migliorare il dialogo tra pubblico e privato – ha dichiarato – Bisogna coinvolgere l’associazionismo diffuso per garantire la tutela dei beni culturali”. E poi, citando la distruzione dei reperti archeologici nel museo di Mosul da parte dei militanti dell’Isis, ha ricordato i recenti fatti di Roma: “Non è stato l’Isis ma gli hooligans del Feyenoord a ridurre in condizioni penose la Barcaccia di Piazza di Spagna. Non immaginavo che una cosa simile fosse possibile nel cuore dell’Europa”.

Altri interventi di spessore culturale sono stati quelli del direttore dell’Osservatorio astronomico di Collurania, Roberto Buonanno, del giornalista del quotidiano “La Città”, Simone Gambacorta, e della direttrice del Polo museale di Teramo, Paola Di Felice. “Abbiamo bisogno di strumenti culturali per vedere il mondo in modo diverso. Servono investimenti in cultura anche per individuare nuovi meccanismi produttivi che permettano alla nostra comunità di vivere meglio”, ha invece affermato il magnifico rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico.

In conclusione ha preso la parola il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, che ha garantito il suo impegno per il destino di due emergenze della città di Teramo: “Faremo la nostra parte per il Castello Della Monica seguendo e integrando la premura che viene dall’immediato passato – ha dichiarato il governatore – Ma soprattutto mi piacerebbe rimettere le ali al cammino dell’ex manicomio, che è un patrimonio straordinario. Farò una riunione con il sindaco e il direttore della Asl affinché diventi il luogo di una grande memoria e abbia la capacità di esprimere ancora un servizio per la domanda di cura”.

Al FAI Salotto ha partecipato anche il presidente regionale del FAI Marche, Abruzzo e Molise, il marchese Massimo Lucà Dazio. Presente in sala una rappresentanza della casa di accoglienza “I bambini di Betania” che hanno donato al governatore D’Alfonso un cartellone con disegni e pensieri sulla cultura. Sono state esposte le opere dello scultore Ivo Galassi, delle quali una, “Tempo e Velocità”, realizzata appositamente per l’evento.