Teramo. Il FAI Salotto ospita un dibattito tra importanti esponenti delle istituzioni sulla funzione della cultura. “La cultura tra coordinamento istituzionale e soggettività sociale” è il tema dell’evento in programma sabato 28 febbraio, alle ore 16, nella sala San Carlo del Museo archeologico “F. Savini” di Teramo, in via Delfico 30.
Interverranno al dibattito, insieme al capo delegato del FAI Teramo, Franca Di Carlo Giannella, e alla responsabile di FAI Salotto, Laura De Berardinis, Paola Di Felice, direttore del Polo museale di Teramo, Roberto Buonanno, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Teramo, Lorenzo Colantonio, giornalista, Simone Gambacorta, giornalista, Maurizio Brucchi, sindaco di Teramo, Domenico Di Sabatino, presidente della Provincia di Teramo, Giovanna Marinelli, assessore a Cultura e Turismo di Roma Capitale, Luciano D’Amico, magnifico rettore dell’Università di Teramo, e Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo.
«Siamo giunti alla quarta stagione di FAI Salotto con tanto sacrificio organizzativo ed economico ma altrettanta determinazione – dichiara il capo delegato Franca Di Carlo Giannella – Spero che le istituzioni possano valorizzare la nostra e le numerose realtà culturali del territorio con attenzione particolare alla salvaguardia dei beni artistici, ambientali e siti archeologici per i quali da sempre ci battiamo. Come FAI siamo operativi da 12 anni e insieme ai volontari siamo cresciuti nel tempo diventando sempre più capaci di raccogliere le sollecitazioni che provengono dai cittadini e spesso dalle stesse istituzioni. Siamo grati al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e agli altri emeriti partecipanti per aver accolto il nostro invito a dibattere sul tema indicato».
«Il tema scelto è “La cultura tra coordinamento istituzionale e soggettività sociale” – spiega la responsabile di FAI Salotto, Laura De Berardinis – L’esigenza è quella di porre a confronto le due diverse funzioni: da un lato quella della politica che deve trovare soluzioni, fungere da supporto, attingere alla vocazione di indirizzo nel senso di raccordo e non di limitazione della libertà d’espressione; dall’altra quella di responsabilizzare attraverso “la soggettività” dell’azione e del buon saper fare, coloro che nelle diverse forme associative e culturali intendano promuovere, sollecitare e valorizzare realtà che, nascendo localmente, possano arrivare, se valide, ad avere voce “più ampia».
«Penso che la cultura, combinata alle bellezze della nostra natura, del nostro paesaggio, sia la più grande infrastruttura per fare cercare l’Abruzzo – afferma il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso – Su questo fronte dobbiamo conoscere tutti coloro che coltivano vivacità e vitalizzazione culturale, sapendo che, nella vicenda culturale, si determina l’espressione di significato di un territorio. La cultura, quando si articola, consente l’arrivo della luce per una città. Fa in modo che ci sia un processo di appartenenza. Spero in una ricca partecipazione all’incontro del 28 febbraio. Senza l’attività culturale, avremmo un grande patrimonio di oggetti, ma con l’attività culturale gli oggetti diventano cose animate. Bodei parla di cose, cioè di oggetti animati dalla cultura. E la cultura, quando diventa cosa animata, lo fa perché c’è un processo di identificazione. Diventa qualcosa che ti riguarda».
Durante l’evento saranno in mostra le sculture dell’artista Ivo Galassi, di Cologna di Roseto degli Abruzzi, una delle quali, intitolata “Tempo e spazio”, è dedicata all’evento del FAI Salotto. Sarà presente in sala una delegazione di bambini della casa famiglia “I bambini di Betania”.