Un risveglio tragico per la popolazione, che si è ritrovata tra le macerie di città crollate per una forte scossa di terremoto
Un evento catastrofico, un terremoto che ha causato danni indicibili a cose e persone, piegando l’intera popolazione. Macerie e crolli sono il triste scenario di un dramma che ha sconvolto tutti, in un doloroso contesto di chi ora si trova costretto a pregare, contando morti, feriti e dispersi.
I primi numeri in questo senso sono tragici e il rischio che il bilancio sia solo in aggiornamento è alto e da prendere in considerazione. Il terremoto, che ha colpito il Tibet – in particolare la città di Shigatse – e l’area circostante alla città di Shigatse è stato di magnitudo 7.1 e si è manifestato alle ore 9:05 locali, mentre l’Italia dormiva ed erano le 2:05.
L’epicentro è stato a una profondità di circa 10 chilometri, sufficiente per colpire con potenza e intensità capaci di far venir giù quasi l’intera città. Ha colpito una remota regione dell’Himalaya, sul versante cinese del monte Everest, non lontano dal confine con il Nepal.
Ed è stata perfino avvertita nella Capitale nepalese di Katmandu. Quell’area spesso è soggetta a scosse sismiche, ma questa risulta la più potente rilevata negli ultimi cinque anni in un raggio di 200 chilometri. Intorno alla sua magnitudo, però, ci sono dei dubbi sollevati dall’US geological survey statunitense, che la indica a 6.8.
Sono passate circa nove ore e mezza dal terremoto e pensare ai numeri che stanno emergendo mette terrore anche in vista dei prossimi giorni. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa cinese Xinhua, il sisma che ha colpito le zone di Changsuo, di Quluo e di Cuoguo, nella contea di Dingri, avrebbe mietuto 95 vittime e causato 130 feriti.
Quelle aree vantano una popolazione che si estende fino a 62mila persone. Le autorità cinesi hanno raccontato di edifici crollati come castelli di carta, di macerie ovunque, come si evince anche dai video diffusi dalla televisione statale cinese CCTV.
Lo stesso presidente cinese Xi Jinping si è espresso su quanto avvenuto, assicurando: “Gli sforzi di ricerca e soccorso su vasta scala, riducendo al minimo le vittime nella misura massima possibile, reinsediando adeguatamente i residenti colpiti e garantendo la loro sicurezza e il loro calore durante l’inverno”. Il terremoto ha colpito, inoltre, una città sacra in Tibet.
A Shigatse, infatti, c’è la sede del Panchen Lama, una delle figure più importanti del Buddhismo tibetano, autorità spirituale che è seconda solo al Dalai Lama. Ed è stata sentita anche dalla popolazione della capitale del Bhutan, Thimphu, e nello stato indiano settentrionale del Bihar.