Salvo proroghe, scadrà domani il termine per l’obbligo vaccinale.
Domani, 10 marzo, scadrà il termine per presentare la documentazione attestante il rispetto dell’obbligo vaccinale, requisito necessario per frequentare nidi e scuole materne. Stabilire quanti bambini rischiano di non essere più ammessi a scuola è al momento molto difficile.
Carlo Signorelli, presidente della Società italiana di igiene, spiega: “Al momento numeri certi non ce ne sono, l’unica base di partenza sono i 120mila in arretrato nelle coorti 2011-2015 calcolati dal ministero della Salute quando è stata approvata la legge. Di questi circa un terzo era già stato recuperato a ottobre 2017, e si può stimare che ancora circa 30mila non siano in regola”.
“Difficilmente – continua Signorelli – non verranno riammessi a scuola, ci sono Regioni che hanno una proroga perchè hanno l’anagrafe vaccinale, altre che danno un appuntamento d’ufficio quando mandano la lettera di richiamo ai genitori. Come minimo ci dovrebbe essere un ultimo colloquio con la Asl prima di arrivare all’esclusione”.
Infine, ricordiamo come la mancata osservanza dell’obbligo vaccinale possa essere causa di non ammissione a scuola solo per i bambini da 0 a 6 anni, mentre per quanto riguarda gli alunni da 6 a 16 anni, la frequenza alle lezioni è comunque garantita, anche se i genitori rischiano di andare incontro ad una sanzione pecuniaria da 100 a 500 euro.