La classifica di rendimento parla chiaro: sono queste le università con più studenti fuori corso e voti bassi in Italia.
Ogni anno migliaia di studenti decidono di proseguire il loro percorso di formazione iscrivendosi presso uno dei tanti atenei che affollano il panorama italiano. Da Roma a Bologna, fino a Milano, le università italiane puntano da sempre all’eccellenza della propria proposta formativa, offrendo agli studenti molteplici sbocchi lavorativi.
Nonostante la variegata proposta di formazione dagli atenei nazionali, in Italia i giovani laureati sarebbero in numero minore rispetto ai coetanei nel resto d’Europa. Un dato preoccupante quello fotografato dalla rivelazione di Eurostat, che sottolineerebbe un enorme divario tra i numeri universitari in Italia rispetto alla media europea.
Nel complesso, il numero di ragazzi e ragazze con un titolo universitario per entrare nel mondo del lavoro, sarebbe in calo negli ultimi anni nel Bel Paese. Complici un cambiamento frenetico del mondo negli ultimi anni e le dinamiche interne al proprio ateneo, gli studenti italiani sono spesso condizionati da diversi fattori esterni nel conseguimento del loro titolo di studio accademico.
Studenti fuori corso e voti bassi: la lista nere delle università italiane
Secondo l’ultimo rapporto rilevato da Almalaurea, analizzato dalla piattaforma Skuola.net, in Italia soltanto il 62,4% degli studenti iscritti concluderebbe il percorso accademico nei tempi prestabiliti. I dati evidenziano come solo poco più di 6 giovani su 10 riescano a concludere il piano di studi senza andare fuori corso.
I numeri maggiori interessano le facoltà come Agraria, Architettura, Informatica e Veterinaria, dove le difficoltà per gli studenti sarebbero costanti e all’ordine del giorno.
Nella lista nera non mancano le facoltà di Medicina e Giurisprudenza, dove solo il 51,7% degli studenti iscritti riuscirebbe a concludere il percorso formativo senza andare fuori corso. Molto meglio per gli studenti di Scienze della formazione primaria, facoltà in cui il 78% degli iscritti riuscirebbe a completare il piano di studi al passo con i tempi.
I dati non migliorano per quanto riguarda la media generale dei voti: 26,7 sarebbe la media dei voti per gli studenti di Farmacia Industriale e Giurisprudenza, superata leggermente dal 27,4 degli studenti iscritti a Medicina e Chirurgia. Sul fronte voti, le magistrali a ciclo unico registrano medie di voti più elevati rispetto alle lauree triennali, con un andamento generale molto più positivo e costante.