Tenta di baciare l’amica 16enne della figlia: processato un uomo di 40 anni

Un uomo ha tentato di baciare l’amica sedicenne di sua figlia, ieri si è svolta la prima udienza con l’accusa di tentata violenza sessuale

A Teramo, in Abruzzo, nella giornata di ieri è andato in scena un processo per tentata violenza sessuale da parte di un uomo, di circa 40 anni, accusato di aver tentato di abusare di una ragazza di soli 16 anni. Quest’ultima, amica di sua figlia, sarebbe stata avvicinata poco prima dell’entrata a scuola dall’uomo che, attirata la sua attenzione, avrebbe tentato di baciarla.

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Tenta di baciare l’amica 16enne della figlia: processato un uomo di 40 anni – Cityrumors.it

I fatti sono avvenuti nel lontano 2022, la ragazza ha denunciato il padre dell’amica, raccontando di un vero e proprio stalkeraggio continuo e invadente sui social. Il quarantenne, infatti, le inviava in continuazione messaggini di saluto sui social, che però lei aveva prontamente ignorato, non rispondendogli.

Questo fino a quando, dopo aver accompagnato la figlia a scuola, non l’ha vista camminare e si è accostato con la macchina. La ragazza racconta che, dopo averle detto di voler solo parlare, si è allungato dal finestrino e ha improvvisamente provato a baciarla. La sedicenne terrorizzata da quanto accaduto se l’è data subito a gambe levate, verso l’ingresso dell’istituto.

Da quel momento è scoppiato il caos. Inutili le scuse che sui social il padre della sua compagna di scuola ha tentato di farle, ormai era troppo tardi e la denuncia è partita direttamente dalla famiglia della ragazza vittima di questo abuso.

Il racconto e la denuncia

Si è trattato, in effetti, di un rapidissimo passaparola iniziato nei secondi che hanno seguito il tentativo dell’uomo. La ragazza terrorizzata è fuggita in classe, dove è andata a raccontare quello che era accaduta a una sua amica. Quest’ultima le avrebbe consigliato di andarlo a raccontare alla figlia dell’uomo.

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Il racconto e la denuncia – Cityrumors.it

Prima di farlo, però, la sedicenne ha deciso di sua iniziativa di scrivere al quarantenne, chiedendogli come mai avesse agito in quel modo. La risposta è stata immediata, l’uomo le ha replicato con testuali parole. “Ho fatto un errore, scusami ancora”. Le scuse, come detto non sono servite a nulla.

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La ragazza e la figlia sono andate dalla madre di quest’ultima, alla quale hanno raccontato quello che era accaduto la mattina davanti alla scuola. La donna, separata dall’ex marito, ha ritenuto che la scelta più corretta fosse quella di raccontarlo alla famiglia della vittima, che ha quindi sporto subito denuncia.

Nella giornata di ieri, a due anni di distanza dai fatti, si è svolta a Teramo la prima udienza davanti al collegio presieduto dal giudice Francesco Ferretti (a latere i giudici Marco D’Antoni e Martina Pollera) e tra i primi tesi ad essere sentiti è stata proprio la giovane, ormai diciottenne.

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