Un uomo si è trovato in cella con un criminale arrestato per traffico di minori, quando lo scopre la sua reazione è furibonda
Anche in carcere, là dove si riuniscono tutti coloro che hanno commesso crimini di ogni tipo, sembrerebbero esserci delle regole generali da non infrangere e dei principi oltre i quali non bisogna andare.
Tra questi ultimi, non sono mai stati ben accetti tutti coloro che hanno commesso reati che riguardano i bambini o le donne, perché sfuggono da leggi morali che anche il peggiore degli assassini si impone di rispettare. Ragion per cui, quando si tratta solitamente di condanne simili si tenta di isolare il criminale per evitare di incappare in conseguenze peggiori. Ma non sempre questo avviene e talvolta se ne pagano poi le spese.
Un esempio è quanto avvenuto in una prigione della California. Qui un detenuto è stato accusato di aver ucciso il proprio compagno di cella nella prigione statale di Kern Valley. Gregory Clark, di 58 anni, è stato visto dagli agenti con del sangue sui vestiti intorno alle 15:19 di sabato.
A terra c’era, privo di sensi, il suo coinquilino Darius Swain, di 41 anni. Un quadro che ha spinto subito a chiedere aiuto ai soccorsi medici. Clark è stato portato via senza resistenza, mentre Swain è deceduto pochi minuti dopo senza neanche dare il tempo di poter intervenire.
Ucciso perché trafficava bambini
A spingere Clark a togliere la vita a Swain sarebbe stato il suo passato. Il quarantunenne, infatti, è arrivato in prigione nel marzo 2019 dalla contea di Alameda. La sua condanna all’ergastolo nasce dall’accusa di aver condotto una tratta di esseri umani tutti di minore età, con le aggravanti di sfruttamento della prostituzione, favoritismi, rapina di secondo grado e possesso di arma da fuoco.
La prima però è stata sufficiente per portare il suo assassino ad agire. Un reato quello di Swain eccessivo anche per il centro della criminalità, anche lì dove le leggi sono state infrante ma risiedono sotto altri principi.
Nelle prossime ore si cercherà di andare ancora più a fondo intorno alla morte di Swain, soprattutto alle modalità – che ancora restano ignote – per mezzo delle quali Clark sarebbe riuscito a togliergli la vita senza dare nell’occhio se non a compito orami adempiuto.
Da qui si delineeranno anche le basi del processo contro il cinquantottenne, accusato di assassinio e che rischia concretamente di vedersi allungare ancor di più una pena che già di recente era stata prolungata di due ulteriori anni per cattiva condotta. Nelle prossime ore sono attesi aggiornamenti intorno alla vicenda, con le forze dell’ordine che punta sulle possibili dichiarazioni dello stesso Clark.