I ritardi sulle ferrovie sono motivo di scontro anche dal punto di vista politico, tra l’esposto delle Fs e lo scontro tra Renzi e Salvini
Sorge un altro giorno e si ripetono gli stessi problemi che nella giornata di ieri hanno rallentato tutta Italia, a causa dei numerosi ritardi dei treni registrati nelle ferrovie di tutto il Paese. Nuova giornata, stessi problemi, che stanno portando anche a nuove spaccature all’interno del Governo, con l’opposizione che cavalca l’onda per attaccare Matteo Salvini.
A gran voce vengono chiese le dimissioni del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, giudicato incapace di far rispettare le tempistiche sulla circolazione dei mezzi di trasporto, causando inconvenienti in tutta Italia. Il leader della Lega ha, quindi, rinunciato a rispondere al question time alla Camera sostituito dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
Quest’ultimo ha voluto citare l’esposto pubblicato da FS (Ferrovie dello Stato), in cui si rende noto che: “alla luce dell’ennesimo incidente anomalo sulla rete e di un elenco di circostanze altamente sospette, ha preparato un esposto denuncia molto dettagliato che ha depositato ora presso le autorità competenti”.
A spingere FS a gridare al sabotaggio sono alcuni degli episodi che si sono verificati nelle ultime ore. Tra questi rientrano chiodi che sono stati piazzati sui binari, i blackout, o i cavi tranciati. Situazioni che inevitabilmente hanno sollevato preoccupazioni di un attacco mirato agli asset aziendali.
L’amministratore delegato di FS, a tal riguardo, ci ha tenuto a fare chiarezza e a sottolineare l’allineamento con il Ministro Matteo Salvini, intervenendo ai microfoni dei cronisti presenti all’inaugurazione della nuova piazza alla stazione Termini a Roma:
“Il ministro è molto allineato con noi, segue le attività da vicino, è aggiornato ogni settimana e ritengo che il rapporto va bene, è diretto, siamo ascoltati come azienda, non riceviamo pressioni se non quelle legate al servizio” ha detto soddisfatto. Per quel che concerne i ritardi, invece: “c’è un piano di investimenti importante che crea sovrapposizioni”.
Questo, a detta sua, causa inevitabilmente: “Un affollamento negli interventi. Molti credono che il problema sia la cantieristica ma siccome il Paese non è abituato a questa mole di investimenti la filiera produttiva spesso non è pronta nella tempistica”. Nel frattempo, mentre Donnarumma parlava e Ciriani citava l’esposto, tra Salvini e Renzi andava in scena una battaglia sui social.
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“Sei stato al Governo più tempo di me, buffone da quando tu fai il Ministro, è un ritardo continuo. Ma perché non ti dimetti come ti stanno chiedendo migliaia di cittadini?” chiede l’ex Presidente del Consiglio al Ministro, dopo che quest’ultimo aveva risposto alle sue critiche social chiedendosi il motivo del suo mancato abbandono dalla politica in seguito al fallimento nel referendum.